Coscia, Coscio, Cosciotto, Coscetto, Coscettino, Coscetta, Coscettina, Coscina - Coscia è la parte del corpo animale dal ginocchio all'anguinaja; ma, parlandosi di tagli di carne grossa, questo capostipite della famiglia è il men comune, e non si dice propriamente che de' volatili. - «Una coscia di pollo arrosto.» - «La coscia e l'ala son ritenuti i migliori bocconi.» - Coscio, è la Coscia di bestia grossa macellata. - «Un bel coscio di manzo.» - «Due libbre di coscio - nel coscio.» - Il Cosciotto è una Coscia d'agnello o di castrato, separata dall'animale per esser cotta arrosto. Men comune di Coscetto che dicesi de' piccoli quadrupedi in genere, e specialmente d'agnello. - «Un coscetto arrosto.» - Coscettino, sottodiminutivo di Coscetto, non si direbbe che d'agnello. - Coscetta, Coscettina e Coscina, solamente di volatili. - «Una coscetta di pollo - di tacchino - di tordo.» - «Per colazione prenderà una coscettina di pollo allesso e un dito di vin vecchio, ma nent'altro.» - «Una coscina di tortora - di pettirosso.» G. F. [immagine] |
Lacca, Coscia, Femore, Anca, Coscio, Coscetto, Coscina - «Lacca, propriamente, la parte inferiore della coscia d'animale quadrupede; nè s'applicherebbe a persona, se non per disprezzo o per celia. In qualche dialetto toscano dar le lacche è picchiare sulla parte più carnosa della persona (il nome e la frase perciò vengono forse dal suono che ne risulta). Anca, l'osso tra il fianco e la coscia. Di buon camminatore suol dirsi: egli ha buon'anca. Coscia, definisce la Crusca, la parte del corpo dal ginocchio all'anguinaia. Coscia di pollo, di grù; cosce di leone; accosciarsi: e dell'uomo, male alla coscia; e d'animale e d'uomo, scosciato, accosciato: e traslatamente, coscia del ponte, la parte che si appoggia alla riva; coscia del carro, la sponda. Lacca de' quadrupedi, coscia anco d'altri animali. Coscio d'agnello e di bestia simile, ma tagliato per vendere e cuocere: coscetto d'agnello, di vitello, di manzo. Il coscetto è sempre di bestia grossa; la coscina anche di pollo, d'uccello, o per vezzo, pur di persona. Si dirà: dar la carne, tagliarla, comprarla, servir nel coscetto, anzichè nel coscio; e si dirà, comprarne un coscio intero. Femore è l'osso della coscia: quella specie di fascie che gli antichi chiamavano femorali, io non saprei come chiamarle altrimenti». Tommaseo. [immagine] |