Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Il giovane entrò nell'insegnamento, fu professore di latino nel ginnasio di Cremona e di filosofia nel liceo di Udine. Cagionevole di salute e timoroso assai del male fisico, alquanto misantropo, piantò nel 1842 la cattedra e venne a godersi la modesta eredità paterna in Valsolda. Il natio paesello di Dasio, seduto sotto le roccie dolomitiche dell'Arabione, era troppo alto e troppo incomodo per lui. Vendette i suoi beni di lassù, si comperò l'uliveto del Sedorgg sopra Casarico e una villetta in Casarico stesso, sulla riva del lago; un gingillo di villetta ch'egli chiamava per la sua forma «pi greco» a immagine del digamma di Ugo Foscolo.
Il memoriale del marito di Federico De Roberto (1888): A furia di leggere e di scrivere frasi di amore per conto d'altri, finii per attribuirle e adoperarle per conto mio. Quando l'ignota corrispondente mandò il suo ritratto, me ne innamorai addirittura. Ma un bel giorno l'amico mio comperò una grammatica Ollendorf e prese un maestro d'inglese. Allora il mio romanzo finì.
La festa dei Canestri di Cesare Cantù (1878): Io sto fidata, perché è un figliuolo timorato di Dio: ma intanto non era più conveniente ch'egli durasse la pratica per casa nostra; ed io, impedita di favellargli, altro ristoro non avevo se non nel curare un suo dono. Era un agnellino, che di latte egli stesso mi comperò al Soccorso l'ultima fiera, quando v'andai a far voto alla Madonna, che, se mio padre si riavesse, io le offrirei quel che di più caro possedevo. |