Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ho avuto uno scatto di collera eccessivo, e me ne scuso, ma il suo comportamento era provocatorio in maniera intollerabile.
- La collera che gli salì fece diventare rosso il viso.
- Non farti prendere dalla collera, cerca di valutare il tuo comportamento.
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Citazioni da opere letterarie |
Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): «Perché quando rimproverai Gilardoni egli mi supplicò di tacere ed io credetti, com'era anche vero, che fosse inutile, a cosa fatta, darti un dispiacere così grande. L'ultimo dì dell'anno, quando sei andato in collera, volevo dirtelo, volevo raccontarti ciò che mi aveva confidato Gilardoni, te lo ricordi? E tu non hai assolutamente voluto. Non ho insistito anche perché Gilardoni ha detto alla nonna che noi non ne sapevamo niente.»
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): — La mia coscienza mi direbbe di salire in collera contro di te, Elias Portolu, — disse dopo un momento di silenzio. — Come dice tuo padre, tu non sei un uomo, sei un fuscello, una canna che si piega al primo urto di vento. Ecco che perché sei innamorato di una donna che non puoi possedere, che non hai voluto possedere, ecco che vuoi diventare un cattivo sacerdote, mentre potresti essere un uomo abile al bene. Aquile, bisogna essere, non tordi, Elias: ha ragione padre tuo!
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Con tutti questi pensieri, non le era però cessato affatto il terrore di quel cipiglio del padre; talché, quando, con un'occhiata datagli alla sfuggita, poté chiarirsi che sul volto di lui non c'era più alcun vestigio di collera, quando anzi vide che si mostrava soddisfattissimo di lei, le parve una bella cosa, e fu, per un istante, tutta contenta. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per collera |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bollerà, collega, collere, collerò, colmerà, cullerà, mollerà, rollerà, tollera. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bollerò, mollerò, rollerò, tolleri, tollero, tollerò, vollero. Con il cambio di doppia si ha: correrà, cozzerà. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: colera. Altri scarti con resto non consecutivo: colla, cola, cora, cera, olla. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: collerai, crollerà, scollerà. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: barello. |
Parole con "collera" |
Iniziano con "collera": collerai, colleranno. |
Finiscono con "collera": scollerà, accollerà, decollerà, incollerà, barcollerà, tracollerà, caracollerà, protocollerà. |
Contengono "collera": scollerai, accollerai, decollerai, incollerai, barcollerai, scolleranno, tracollerai, accolleranno, caracollerai, decolleranno, incolleranno, barcolleranno, protocollerai, tracolleranno, caracolleranno, protocolleranno. |
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Parole contenute in "collera" |
col, era, olle, colle. Contenute all'inverso: are. |
Incastri |
Si può ottenere da cra e olle (ColleRA). |
Inserito nella parola si dà ScolleraI; in dei dà DEcolleraI; in bari dà BARcolleraI. |
Inserendo al suo interno zione si ha COLLEzioneRA (collezionerà). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "collera" si può ottenere dalle seguenti coppie: como/mollerà, comode/modellerà, copia/piallerà, coro/rollerà, cose/sellerà, costi/stillerà, colga/galera, colina/inalerà, colpe/pelerà, colla/aera, collant/antera, collodi/odierà, collega/gara, collegi/gira, collego/gora. |
Usando "collera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cocolle * = cora; baco * = ballerà; roco * = rollerà; seco * = sellerà; * ragno = collegno; * ratta = colletta; * ratte = collette; * ratti = colletti; * ratto = colletto; speco * = spellerà; * raziona = colleziona; * razione = collezione; * razioni = collezioni; * raziono = colleziono; distico * = distillerà; * razionai = collezionai; * razionano = collezionano; * razionare = collezionare; * razionata = collezionata; * razionate = collezionate; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "collera" si può ottenere dalle seguenti coppie: collega/agra. |
Usando "collera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areare = collare; * areata = collata; * areate = collate; * areato = collato; * argo = collego; * argano = collegano; * argata = collegata; * argate = collegate; * argati = collegati; * argato = collegato; * arresti = colleresti. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "collera" si può ottenere dalle seguenti coppie: collegno/ragno, colletta/ratta, collette/ratte, colletti/ratti, colletto/ratto, colleziona/raziona, collezionabile/razionabile, collezionabili/razionabili, collezionai/razionai, collezionammo/razionammo, collezionando/razionando, collezionano/razionano, collezionante/razionante, collezionanti/razionanti, collezionare/razionare, collezionarono/razionarono, collezionasse/razionasse, collezionassero/razionassero, collezionassi/razionassi, collezionassimo/razionassimo, collezionaste/razionaste... |
Usando "collera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ballerà * = baco; * sellerà = cose; sellerà * = seco; * galera = colga; * pelerà = colpe; * piallerà = copia; * stillerà = costi; spellerà * = speco; * inalerà = colina; * modellerà = comode; cora * = cocolle; * antera = collant; * gara = collega; * gira = collegi; * gora = collego; * odierà = collodi; distillerà * = distico; * remora = colleremo. |
Sciarade incatenate |
La parola "collera" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: colle+era. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "collera" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gal = collegarla; * assi = collasserai; * teli = coltelleria; * teli = coltelliera; righe * = ricollegherà; seghi * = scollegherai. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Collera, Bile, Sdegno, Ira, Stizza - Collera è movimento interno che può durare lungo tempo, detta così perchè si immagina esser cagionata dall'umore bilioso; e però, quando è istantanea e passeggiera, suol chiamarsi anche Bile; per es.: «Mi rodevo dalla bile.» Il divario si vede anche da ciò: io dico, a modo d'esempio: Sono in collera col tale; ma non potrei dire: Sono in bile con esso. - Anche la Stizza è un movimento cruccioso e dispettoso dell'animo, il quale nasce al vedere o udire cosa contraria al nostro genio, alla decenza, ecc. - Lo Sdegno è invece quel sentimento per cui l'uomo rifugge con disprezzo da una cosa che sembragli indegna, e il disprezzo e il corruccio significa con atti e con parole. - L'Ira per ultimo è movimento disordinato dell'animo, onde siamo violentemente eccitati contro chi ci offende, o ci fa comecchessia dispiacere. Questa passione difficilmente si tempera; e però la Scrittura, conoscendo che al tutto non si può vincere, ci consiglia a non trascendere in eccessi: Irascimini et nolite peccare; e anche Catone diede il precetto Iracundiam tempera. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Imbestialire, Imbestiarsi, Entrare in bestia, Saltare in bestia, Montare in bestia, Essere in bestia, Uscir de’ gangheri, Infuriare, Infuriarsi, Entrar in furia, Montar sulle furie, Montar la furia, Montar la stizza, La collera, Dar nelle furie, Essere in furia, Montare in collera, in rabbia, in ira, Dare in escandescenze - In collera, in ira, in rabbia, in furia, in bestia, son modi che progrediscono uno dopo l'altro dal più al più: entrare è il principio: montare, il progresso; essere, il pieno stato; saltare è un entrare e un montare più precipitoso: chi è in furia, per esserci saltato o montato, dà naturalmente nelle furie: è la manifestazione in atti del violento stato dell'animo. Dare in escandescenze è perdere quasi la ragione per l'ira e il dolore, e prorompere in atti o in grida disperate. Uscir de' gangheri è meno assai, ed è per ciò che è modo dello stile faceto; e così montare la stizza, che può indicare dispetto, ma non vera rabbia. Infuria chi ha o pare avere le furie in corpo, chi si move, fa, parla a precipizio: infuria il vento, il mare, gli elementi tutti quando scatenati si agitano con fracasso, alla dirotta: imbestialire di essi non si direbbe, perché non hanno ragione; onde imbestialire, solo dell'uomo che alla ragione fa il sordo e si lascia dagl'istinti animali del corpo unicamente condurre. S'infuria chi si mette in questo stato. Imbestiarsi è più d'imbestialire, è quasi divenir bestia non per accesso subitaneo di collera, ma per la perdita quasi totale d'ogni lume dell'intelletto. [immagine] |
Entrare, Andare, Essere, Montare (in collera), Incollerirsi, Incollerire - I primi tre non differiscono che per il momento dell'atto: l'andare è più lontano; l'entrare è più prossimo; l'essere dice che l'atto è già consumato: montare è più dei primi tre, almeno in quanto al grado, perchè montare dice salire, andar più su; andare indica la disposizione prossima; l'entrare, il cambiamento di stato dell'animo; l'essere, l'effetto: si va in collera mano a mano che ne crescono i motivi e che si accende l'ira: vi si entra quasi di slancio; questo è proprio de' caratteri impetuosi e violenti; si è in collera quando la dura un certo tempo, e più che repentino sfogo non conviensi: quando si è in collera è più naturale tenere il broncio che gridare o schiamazzare, o far altri atti violenti esterni, i quali si sa che durare a lungo non possono: un padre è in collera con un figlio dissipato o disubbidiente, e tanto vi perdura, finchè l'altro non dia segni di emenda. Incollerirsi è andare ed entrare in collera per moto quasi spontaneo e per effetto di carattere irascibile, alla vista di qualche cosa men giusta, o contraria ai nostri desiderii: incollerire è dar segno di collera, farne provare gli effetti a qualcheduno: incollerire contro gli stolti è sciocchezza, perchè l'è fiato perduto. [immagine] |
Rabbia, Adiramento, Risentimento, Sdegno, Disdegno, Dispetto, Indignazione, Collera, Collere, Cruccio, Corruccio, Furore, Sfuriata, Smania - Dispetto è il meno di tutti; si sente nell'animo se qualche cosa non ci va a versi, o se qualche persona fa cosa contro nostra aspettazione o desiderio; se l'interno dispetto si mostra con un leggiero corrugar di ciglio o di labbra, allora è corruccio: cruccio dice più che non indica la sua somiglianza con corruccio; il cruccio è dolore, pena morale, dispiacere risentito per cagione vera o immaginaria che sia: uomo o donna pieni di crucci possono dare in ismanie se quelli troppo a lungo perdurano, o se chi li soffre è di fibra troppo sensibile e irritabile. «Collera, in origine, è l'umore (xολή) che rende l'uomo irritabile e pronto allo sdegno, al risentimento, all'ira», così Tommaseo. La collera adunque è moto del temperamento; e v'hanno degli uomini collerici, come de' biliosi, de' linfatici: la collera muove all'ira, che è forte sdegno, alla rabbia; ma sdegnarsi e arrabbiarsi può l'uomo d'umore pacifico e dolcissimo; che anzi v'ha l'adagio che: chi vuole vedere uno in furia faccia arrabbiare un uomo pacifico: la rabbia, nell'uomo, è passione violentissima, scoppii o no; e può degenerare in furore, in demenza, o pazzia; negli animali, è malattia mortale. Collere sono quei moti d'ira che per effetto del temperamento diventano poco meno che abituali; poca cosa per sè, isolatamente; molta, considerate nell'insieme, perchè con persona di tal fatta non si può alla lunga convivere. Le finte collere, le dolci ire, l'immensa rabbia, il fiero sdegno, le interne smanie, gl'infiniti crucci, il cieco furore, sono modi di dire e da senno e da burla. Disdegno non è sdegno o ira, è piuttosto spregio o ripugnanza verso cosa o persona, è moto più d'orgoglio che di collera; l'indegnazione si risente per fatto non giusto o creduto non tale; è risentimento o moto di quell'equità naturale che si chiama complessivamente coscienza; l'adiramento è principio o moto d'ira, ma che non passa certi limiti. Sfuriata è moto d'ira accompagnato da smanie, da grida o da altro segno esterno; impetuosa, ma passeggiera, per la ragione del nil violentum durabile. [immagine] |
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