Appiattare, Rimpiattare - Il primo dice Nascondersi rendendo sè più piccolo, più basso, più schiacciato, più piatto. Il secondo, Nascondersi alla vista altrui dietro a qualcosa. Ci si può rimpiattare dietro a qualcosa. Ci si può rimpiattare dietro, sotto e sopra e dentro; non ci si può appiattare che sotto o dentro. Uno si rimpiatta dietro una siepe, dietro una tenda, sotto il tavolino, in soffitta; s'appiatta fra i solchi del grano, s'appiatta anche mettendosi lungo disteso in luogo da non esser visto. - Anche volendo considerare malamente come sinonimi i due verbi, Rimpiattare è più della prosa, più della poesia Appiattare, nella quale, quando non fosse arguta e familiare, stonerebbe grandemente Rimpiattare, come può vedersi considerando gli esempi di Dante, del Petrarca e del Tasso. - G.F.] [immagine] |
Nascondere, Celare, Occultare, Dissimulare, Mascherare, Palliare, Velare, Sopprimere, Appiattare, Rappiattare, Impiattare, Rimpiattare, Acquattare, Agguattare - Celare è tener segreta o in luogo segreto cosa o persona, talchè nessun sappia che sia o dove sia; nascondere è piuttosto toglierla dalla vista, o fare in altro modo che non sia veduta. Occultare è più che celare, perchè non solo è non palesare, ma è coprire d'un velo più denso cosa già celata; cosa occulta è quella che niuno o pochi sanno, e che altri non deve forse mai sapere: celate si tengono anche cose da nulla; occulta era la scienza antica e non se ne apriva il santuario che agl'iniziati. Nel dissimulare è una specie d'inganno; poichè si dissimula allorchè si nascondono o si travisano i veri nostri sentimenti, e perfino le vere nostre sensazioni; v'ha gente così padrona di sè, che dissimula perfino i dolori fisici. Mascherare è travisar cosa o persona talmente, che, anco veduta, non possa riconoscersi: l'ipocrita maschera il vizio così bene da dargli l'apparenza della virtù. Velare è coprire di velo, sia al proprio che al traslato: il velo talvolta non è tanto sulla cosa quanto sugli occhi di chi l'osserva, e il velo che la passione mette sugli occhi è veramente densissima benda. Palliare è traslato per lo più; al proprio non dicesi che delle malattie che una cura superficiale non guarisce radicalmente: palliare la verità è proprio de' retori, de' filosofastri; palliare le malattie, de' ciarlatani. Sopprimere è quasi annullare, almeno negli effetti; sopprimere è atto d'autorità o almeno di forza: sopprimere e comprimere i moti intempestivi del cuore non è dato a tutti. Si sopprime una cosa anche non mettendola in luce, non palesandola, passandovi su senza farne menzione, ed è arte fina o artifizio di chi vuol dirigere l'opinione di chi sente o legge: in sopprimere è l'idea di oppressione o almeno di pressione forte sulla cosa soppressa. Appiattare è nascondere in luogo angusto ove la cosa non istia che facendosi come piatta, o sottile, o piccina più che non è: rappiattare è appiattar meglio o più che sia possibile, e così impiattare e rimpiattare con poca differenza o nessuna: adoperati così sono attivi; appiccandovi il si riescono neutri passivi. S'acquatta chi si abbassa rannicchiandosi in un angolo o dietro qualsiasi riparo per non esser veduto: agguattare, secondo il dizionario, ha lo stesso significato: però quel guattare o guatare che è nella parola, pare voler significare che uno si nasconda acquattandosi non tanto per non esser veduto, quanto per vedere inosservato; e sarebbe significato speciale molto appropriato alla parola: vedano i filologi se dico bene. Il Tommaseo notò il vocabolo, ma dimenticò di farne la dichiarazione. [immagine] |