L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Era passato più di un mese da quando Tancredi e Baldovino avevano abbandonato il grosso dell'armata per dirigersi alle Porte Cilice: e non se ne sapeva più nulla. Ma nel drappello dei toscani, il quale stava ora un po' criticando un po' rimpiangendo i due avventurosi normanni che avevano scelto l'impervia strada del Tauro al seguito di due ambiziosi, ci si chiedeva anche – senza aver il coraggio di formulare ad alta voce i suoi dubbi – se fosse stato davvero prudente, da parte della maggioranza dei principi e di tutti i pellegrini, l'aver con tanta fiducia ubbidito ai suggerimenti delle guide bizantine.
Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Un amante oscuro, avesse anche la forza di Ercole e la bellezza d'Ippolito e la grazia d'Ila, non mai potrà dare all'amata le delizie che l'artista, forse inconsapevolmente, versa in abondanza negli ambiziosi spiriti feminili. Gran dolcezza dev'essere per la vanità di una donna il poter dire: ― In ciascuna lettera ch'egli mi scrive è forse la più pura fiamma del suo intelletto a cui mi riscalderò io sola; in ciascuna carezza egli perde una parte della sua volontà e della sua forza; e i suoi più alti sogni di gloria cadono nelle pieghe della mia veste, ne' cerchi che segna il mio respiro!
Povera Menica! di Cesare Cantù (1878): Quivi colonne, archi, cippi, sonore iscrizioni, ambiziosi stemmi e pitture, simmetria d'alberi funerei, vago disordine di cespi fioriti, e lumicini alimentati dalla quotidiana premura di chi viene a dar un sospiro, un suffragio al caro defunto, sinché il volgere degli anni e il succedersi de' casi indebolisce, poi spegne o volge altrove quella pietà; e il lumicino s'ammorza, e i fiori, appassiti coll'ottobre, più non rinverdiscono coll'aprile, ed alla fine il nome dipinto o scolpito è cancellato da quell'ala del tempo, il cui lento ma costante battere distruggerà i mausolei di Santa Croce, e le piramidi dell'Egitto. |