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Informazioni utili online sulla parola italiana «rancore», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Rancore

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola rancore è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ran-có-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con rancore e canzoni con rancore per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non sono il tipo da portare rancore a chicchessia, li escludo dalla mia vita.
  • Il rancore e la gelosia sono fratelli, disprezzano il prossimo per invidia e rivalità.
Non ancora verificati:
  • Sinceramente mi è incomprensibile il tuo rancore nei miei confronti.
Citazioni da opere letterarie
Il Dio dei viventi di Grazia Deledda (1922): Dopo la morte dello zio la certezza di esser l'unico erede di tutta la proprietà Barcai gli riempiva il cuore di gioia, non perché fosse avido di danaro o pensasse di vivere senza lavorare, ma per la considerazione della gente. Il dubbio che l'eredità fosse iniqua non lo preoccupava e non gl'importava nulla che l'amica o il presunto figlio dello zio gli serbassero rancore; per conto suo egli non odiava nessuno: non odiava, ma neppure amava; in fondo era un po' insensibile ed egoista.

La bella morte di Federico De Roberto (1917): Si frugò con la destra nel petto, sotto la camicia, e trasse qualche cosa che, a distanza, nell'oscurità, Roccaforte non distinse. Vedutolo chinare il capo per baciare l'oggetto raccolto nel cavo delle due mani, gli si appressò, sentendo sciogliersi il rancore di poco innanzi in un moto di simpatia. Il giovane teneva ancora le labbra religiosamente accostate ad una crocettina d'oro pendente da una sottilissima catenella.

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Si chiese se la discussione della notte prima fosse stata diversa dalle altre oppure se si sarebbe risolta come sempre, con Fabio che, uscito dalla doccia e ancora senza la maglietta, l'avrebbe abbracciata alle spalle e avrebbe tenuto la testa premuta contro i suoi capelli, a lungo, per tutto il tempo necessario a lasciar evaporare il rancore. Non c'era un'altra soluzione possibile, per il momento.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rancore
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: rancori.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: ancore.
Altri scarti con resto non consecutivo: rane, rare, ance, acre.
Parole contenute in "rancore"
ore, core, ancor, ancore. Contenute all'inverso: ero.
Incastri
Si può ottenere da re e ancor (RancorE).
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "rancore" si può ottenere dalle seguenti coppie: rana/corea, paranco/pare, arranco/arre, barranco/barre.
Usando "rancore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arre * = arranco; pare * = paranco; barre * = barranco.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Odio, Rancore, Amarezza, Ruggine - Odio, come vedemmo al num. 191, è passione che ci fa desiderare ogni male ad altrui, ed anche farglielo noi stessi. - Rancore è odio più profondo, più inquieto, ed oramai radicato. - Amarezza è indisposizione di animo verso alcuno, che ce ne abbia data qualche cagione. - Ruggine è mal animo aperto, con desiderio di far dispiacere, o di umiliare. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Odio, Avversione, Antipatia, Ripugnanza, Inimicizia. Astio, Malevolenza, Ruggine, Rancore, Cisma - L'antipatia è sentimento naturale per cui sembra che l'animo soffra, patisca alla presenza della persona che in noi lo desta: da questa all'avversione non è che un passo. Ripugnanza, meglio si prova verso le cose, se sucide, se schifose; e verso le azioni, se immorali. La malevolenza è l'opposto della benevolenza, e da questa si passa a quella con minore difficoltà di quanto pare; e forse vi si passa più sovente che dall'indifferenza, la quale è stato neutro o intermedio fra una e l'altra. La malevolenza, che è sempre verso di persona, può starsene in noi e non darsi a vedere al di fuori nè con parole nè con opere, è sentimento tutto interno e del cuore; l'odio invece è più vivo, più intenso, e per conseguenza, quando gli viene il destro, più espansivo in opere o parole: chi vuol male nol farà, chi odia davvero lo fa se può. L'astio è odio vecchio, riposto nel cuore, che coll'acredine sua lo rode, e che aspetta opportunità di sfogarsi. Il rancore è più dolore che odio: si risente ordinariamente per fatto o detto a noi pregiudizievole, e se ognora ci affligge, non sempre ci porta ad odiarne gli autori; l'uomo onesto e virtuoso, incapace di una vendetta qualunque, non può a meno di non sentire rancore pei torti che riceve. Ruggine è odio o malevolenza antica ma superficiale, come dice e significa la parola: avere una ruggine, una leggiera, un'antica ruggine verso qualcheduno.

«Cisma invece di scisma, si sente spesso dalla bocca del popolo fiorentino e in contado, ed ha esempio nel vocabolario. Propriamente, vale divisione, rottura; ma nel traslato l'usano in senso di adiramento, di lieve inimicizia. Essere in cisma con uno, gli è come dire: essere adirato; averci della cisma, gli è affine ad averci dello sdegno. Cisma è meno di ruggine e di rancore. La ruggine, il rancore suppongono la cisma, non viceversa». Meini. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Rancore - S. m. Sdegno, Odio coperto. T. Invecchiato. Rancor, fig. in S. Girol. – Anast. Bibl. Ab eorum cordibus tantum rancorem, sive timorem auferre. Mirac. Mad. M. (C) Per odio, e rancore accusavano un giovane suo compagno spessamente in capitolo. Vit. SS. Pad. 2. 54. Un frate teneva rancore contro di un altro; la qual cosa quegli udendo, venne a lui a soddisfargli. Serm. S. Agost. 8. Se tu tieni rancore nel cuore, nieghi a Dio quello che tu chiedi. S. Ant. Confess. Il secondo figliuol dell'accidia si chiama rancore; e questo è un dispiacere, e tedio, che ha la persona contra alcuno, perchè lo induce a' beni spirituali, per lo quale cerca il mal di quello per ingiuria, o danno da lui ricevuto. Bern. Orl. Inn. 20. 58. E che tra lor non sia sdegno, o rancore. [Laz.] Coll. SS. PP. 5. 16. Della tristezza nasce il rancore, la pusillanimità, l'amaritudine e la disperazione.

T. Fortig. Ricciard. 20. 121. Con quel rancor che tanto lo martella. – Fargli vedere che non tengo rancore seco. – Una volta deponesse quel rancore.
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Parole in ordine alfabetico: rancidezze, rancidi, rancidità, rancido, rancidume, rancidumi, rancio « rancore » rancori, rancorosa, rancorosamente, rancorose, rancorosi, rancoroso, rand
Parole di sette lettere: rancide, rancidi, rancido « rancore » rancori, randagi, ranella
Vocabolario inverso (per trovare le rime): luccicore, euricore, manticore, nitticore, pizzicore, ancore, biancore « rancore (erocnar) » anemocore, stenocore, zoocore, idrocore, isocore, autocore, softcore
Indice parole che: iniziano con R, con RA, parole che iniziano con RAN, finiscono con E

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