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Informazioni utili online sulla parola italiana «rabbuffo», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Rabbuffo

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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola rabbuffo è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: bb, ff. Divisione in sillabe: rab-bùf-fo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con rabbuffo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Credo che il più severo rabbuffo lo abbia avuto durante il servizio militare.
  • Quel rabbuffo che mi diede il comandante di compagnia fu così tremendo che rimasi impietrito.
  • Nessuno si aspettava un così violento rabbuffo per una tale sciocchezza.
Citazioni da opere letterarie
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Accese la luce e suonò per Teresina che l'avvertisse del ritorno di Massimo. Non s'era veduto. Teresina apprese con terrore che la signorina si era messa in testa di scendere nel Parco anche quella sera. Supplicò, scongiurò, minacciò di parlare, si prese un rabbuffo terribile, finì con accontentarsi della speranza che quella sarebbe stata l'ultima volta. Ella doveva recarsi, l'indomani mattina, a Schio. Lelia levò dal cassetto della scrivania una lettera chiusa, che vi stava presso l'altra spiegazzata dalle sue mani la sera dell'arrivo di Massimo.

Anime oneste di Grazia Deledda (1905): — Senti un po' chè ti dico una cosa, — disse Caterina al fratellino, tirandolo nel cortile. Dopo il rabbuffo di Sebastiano si era fatta seria e triste.

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Appen partito lui, il Carlascia menò un «toeu sü el züccher, ti» e un formidabile scapaccione a Francesco Giuseppe che si aspettava tutt'altro e corse a salvarsi tra i fagiuoli. Poi aggiustò le partite di sua moglie con un buon rabbuffo, giurando che in avvenire lo avrebbe tenuto lui lo zucchero, e poiché ella si permise di ribattere «cossa te voeut mai intrigàt ti?» la interruppe «intrigatissim in tütt! Intrigatissim in tütt!» e voltatele le spalle, s'avviò a gran passi, sbuffando e fremendo, verso il posto dove la diligente sposa gli aveva preparata la lenza e la polenta, inescò i due poderosi ami da tinche.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rabbuffo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: rabbuffi.
Parole contenute in "rabbuffo"
uff, buffo. Contenute all'inverso: bar.
Lucchetti Alterni
Usando "rabbuffo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ateo = rabbuffate.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Una carezza che rabbonisce, Un esserino raccapricciante, Il rabbioso l'ha in testa, Il Rabindranath grande poeta indiano, Le fedeli del rabbino.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Rabbuffo, Sgridata - Rabbuffo indica impetuosità di acerbo rimprovero, con minacce. - Sgridata è una riprensione grave e senza minacce. - Il Rabbuffo lo fa il superiore al sottoposto; la Sgridata la fanno i genitori al figliuolo, o il maestro ai discepoli. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Rabbuffo, Rimprovero, Improperio, Lavata di capo, Rimbrotto, Rimbrottolo, Riprensione, Ripresa, Ripiglio, Raffaccio, Rampogna, Biasimo - Rabbuffo è sgridata solenne, e importa qualche volta l'idea di pigliare per l'abito chi così si sgrida, scuotendolo e malmenandolo, non però sempre; il rabbuffo, come si vede, è rimprovero energicamente formolato; è lavata di capo sonora se è fatta con molte parole e con un alzare di voce che passi il tuono comune; nel rimprovero però puonno le parole non essere altro che la forma per cui si redarguisce chi ha fallato, onde veda l'errore suo e se ne corregga; nella lavata di capo, le forti, le molte parole e il tuono loro sono parte, e talvolta tutto il castigo: v'hanno de' genitori che pare non sappiano altrimenti castigare i loro figli, che col fare loro di solenni lavate di capo, ma poco fruttano: i rimproveri puonno essere dolci, e se fatti con prudenza saranno più frequentemente salutari. L'improperio non dovrebb'essere in bocca di nessuno; è, come suona, improprio, perchè contiene insulto e villania: la rampogna è biasimo non solo espresso a fine di correggere il fallo, ma per fare onta e vergogna a chi ha mancato; se troppo pungente ed acerrima non adegua lo scopo, perchè irrita senza persuadere, abbatte l'animo invece di eccitarlo a far meglio. La riprensione è un più mite rimprovero, e per conseguenza per cosa di minore importanza; il raffaccio invece è rimprovero più diretto, ostile, ad hominem, ad rem; v'ha chi raffaccia (o rinfaccia) il benefizio, ed è atto vile; v'è chi raffaccia non la colpa, ma la disgrazia, ed è atto disumano e disonesto, ingiusto. Ripiglio può significare rimprovero in senso di riprendere le parole e le cose dette o fatte da altri e rimbeccarle e trovare loro a ridire; ma riprendere dice bene la cosa, ed è di uso più generale, per lo che lascierei a ripigliare il senso che ha, di rispondere e tornare a dire per non lasciare finire il discorso e la questione. Il rimbrotto è il solito rimprovero di chi brontola e non osa o non usa alzare la voce onde parlare chiaro e forte; rimbrottolo ne è diminutivo e forse ripetitivo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Rabbuffo - e † RIBUFFO. S. m. Bravata, che si fa altrui con parole minaccevoli. Varch. Ercol. 70. (C) Fare un cappellaccio… ad alcuno, è dargli una buona canata e fargli un bel rabbuffo colle parole. Lib. Son. 18. Aspetta pure un altro mio rabbuffo. Bern. 28. 2. I canti miei si convertono in pianti, In far rabbuffi e dirvi villanie. Cecch. Assiuol. 5. 2. (Man.) Ella m'uscì con un gran rabbuffo addosso, dicendo: A questo modo, vecchio pazzo, si fa, eh? [G.M.] Minucc. Not. Malm. Fare un rabbuffo… vuol dire Riprendere uno con minaccie, o spaventarlo con asprezza di parole. Magal. Lett. fam. Fare un rabbuffo all'adulatore importuno. = Tolom. Lett. 4. 12. (M.) Io l'ho gridata, e fattole un ribuffo bestiale, e l'ho detto che vi venga di nuovo a cercare,…

Men pr. Bern. Orl. 17. 36. (C) Poi un dolce rabbuffo e far si mise.

T. Dare un rabbuffo. È più di rimprovero: sempre con più o meno sdegno. Tac. Dav. ann. 16. 27. (C) A' quali volto il questore del principe, a nome di quello, senza nominare alcuno, diede un rabbuffo, che e' non badavano alle faccende pubbliche. T. Avere, Toccare un rabbuffo. Questo è il più com. senso oggidì.

2. [G.M.] Di malattia, o altra disgrazia. Ha avuto un gran rabbuffo. – Quella miliare è stata per lui un gran rabbuffo.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: rabbrividivo, rabbuffarsi, rabbuffata, rabbuffate, rabbuffati, rabbuffato, rabbuffi « rabbuffo » rabbui, rabbuia, rabbuiai, rabbuiammo, rabbuiamo, rabbuiando, rabbuiano
Parole di otto lettere: rabbocco, rabbonii, rabbuffi « rabbuffo » rabbuiai, rabbuino, rabicana
Vocabolario inverso (per trovare le rime): sniffò, sniffo, sceriffo, sboffo, goffo, gaglioffo, buffo « rabbuffo (offubbar) » sbuffo, sbuffò, ciuffo, acciuffo, acciuffò, riacciuffo, riacciuffò
Indice parole che: iniziano con R, con RA, parole che iniziano con RAB, finiscono con O

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