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Informazioni utili online sulla parola italiana «prezzo», il significato, curiosità, forma del verbo «prezzare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Prezzo

Forma verbale

Prezzo è una forma del verbo prezzare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di prezzare.

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere prezzo (caro, scontato, alto, giusto, esagerato, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
costo (29%), alto (9%), giusto (8%), caro (8%), sconto (5%), fisso (5%), scontato (3%), pagare (2%), eccessivo (2%), vendita (2%), qualità (2%), stima (2%). Vedi anche: Parole associate a prezzo.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

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Deformazioni temporali

Fleurs

Informazioni di base

La parola prezzo è formata da sei lettere, due vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. Divisione in sillabe: prèz-zo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: prezzò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con prezzo e canzoni con prezzo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Nel fare gli acquisti cerco il negozio che vende a giusto prezzo.
  • Spesso ottenere qualcosa a qualsiasi prezzo non è la strategia migliore.
  • La rivelazione del prezzo di ogni prodotto permette ai negozi di essere competitivi.
Citazioni da opere letterarie
Commedie borghesi di Matilde Serao (1919): Quando s'incontravano per via, le due fanciulle si baciucchiavano con grande chiasso, si squadravano da capo a piedi per osservare le relative acconciature e farvi su dei commenti molto a parte, ma poco caritatevoli; alla chiesa della Madonna delle Grazie, dove ascoltavano la messa con le rispettive famiglie, scambiavano di lontano un amabilissimo sorriso, mentre l'una computava mentalmente il prezzo del cappello nuovo dell'altra e l'altra si consolava del dispetto dell'una;

Gomorra di Roberto Saviano (2006): Se pagano in contanti il prezzo è minore, dalla metà ai due terzi dell'importo che pagherebbero in cambiali. In questa situazione quindi il commerciante ha tutto l'interesse a pagare in contanti, e la ditta venditrice ha lo stesso interesse. Il contante viene offerto dal clan a tassi mediamente del 10 per cento. In questo modo si crea automaticamente un rapporto societario di fatto tra il commerciante acquirente, il venditore e il finanziatore occulto, ossia i clan.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Nell'assenza del governatore don Gonzalo Fernandez de Cordova, che comandava l'assedio di Casale del Monferrato, faceva le sue veci in Milano il gran cancelliere Antonio Ferrer, pure spagnolo. Costui vide, e chi non l'avrebbe veduto? che l'essere il pane a un prezzo giusto, è per sé una cosa molto desiderabile; e pensò, e qui fu lo sbaglio, che un suo ordine potesse bastare a produrla.
Proverbi
  • Amore è il vero prezzo con che si compra amore.
Espressioni e Modi di Dire
  • Prezzo politico

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per prezzo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: arezzo, grezzo, prezza, prezzi.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: brezza, brezze, grezza, grezze, grezzi.
Con il cambio di doppia si ha: presso, pretto.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: pezzo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sprezzo.
Parole con "prezzo"
Iniziano con "prezzo": prezzola, prezzoli, prezzolo, prezzolò, prezzolai, prezzolano, prezzolare, prezzolata, prezzolate, prezzolati, prezzolato, prezzolava, prezzolavi, prezzolavo, prezzolerà, prezzolerò, prezzolino, prezzolammo, prezzolando, prezzolante, prezzolanti, prezzolasse, prezzolassi, prezzolaste, prezzolasti, prezzolerai, prezzolerei, prezzoliamo, prezzoliate, prezzolarono, ...
Finiscono con "prezzo": sprezzo, apprezzo, apprezzò, deprezzo, deprezzò, disprezzo, disprezzò, segnaprezzo, sottoprezzo, sovraprezzo, sovrapprezzo.
»» Vedi parole che contengono prezzo per la lista completa
Incastri
Inserendo al suo interno ari si ha PREZZariO; con cari si ha PREcariZZO; con coni si ha PREconiZZO; con dico si ha PREdicoZZO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "prezzo" si può ottenere dalle seguenti coppie: prego/gozzo, pregreci/grecizzo, preindustriali/industrializzo, prelatini/latinizzo, prema/mazzo, preme/mezzo, premo/mozzo, premoderni/modernizzo, premonitori/monitorizzo, prescolari/scolarizzo, preso/sozzo, presta/stazzo, prestabilì/stabilizzo, presto/stozzo, previ/vizzo.
Usando "prezzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: copre * = cozzo; lepre * = lezzo; pipre * = pizzo; cap * = carezzo.
Lucchetti Riflessi
Usando "prezzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oziosa = preziosa; * oziose = preziose; * oziosi = preziosi; * ozioso = prezioso; * oziosità = preziosità; * oziosetta = preziosetta; * oziosette = preziosette; * oziosetti = preziosetti; * oziosetto = preziosetto; * oziosamente = preziosamente.
Lucchetti Alterni
Usando "prezzo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pizzo * = pipre; * gozzo = prego; * mazzo = prema; * mozzo = premo; * sozzo = preso; * vizzo = previ; * stazzo = presta; * stozzo = presto; * aio = prezzai; * grecizzo = pregreci; * ateo = prezzate; * avio = prezzavi; * olio = prezzoli; * latinizzo = prelatini; * astio = prezzasti; * modernizzo = premoderni; * scolarizzo = prescolari; * stabilizzo = prestabilì; * monitorizzo = premonitori; * industrializzo = preindustriali; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "prezzo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = prezzarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Prezzo, Pregio - Prezzo, come vedemmo al num. 755, è quel tanto di denaro che costa una cosa, volendola comperare. - Pregio è di significazione morale, e significa le qualità per le quali una cosa è da tenersi per buona, per bella, per degna di essere da tutti lodata o desiderata. [immagine]
Costo, Prezzo, Valore, Valuta, Valsente - Costo, verbale di Costare, non esce dal significato di tal verbo; e anch'esso si usa metaforicamente, come quando disse Dante: «L'andar mi si facea di nullo costo,» cioè fatica. - Il Prezzo è quel tanto di denaro che bisogna a comprare una tal cosa. - Il Valore si riferisce al pregio intrinseco di una cosa: e spesso una cosa può vendersi a gran prezzo, e non aver gran valore. - Valuta è il valore calcolato in una determinata specie di moneta; e nella cambiale, dopo aver dichiarato la somma, si suol porre: valuta ricevuta in contanti o merci; e così Valuta significa Cartella di credito, o simili, perchè è determinato che valga quella quantità di denaro. - Il Valsente è quella quantità di denaro che si presume potersi ricavare dalla vendita di oggetto di valore. - «Di sole gioje ha un valsente di due milioni.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Valere, Costare; Valore, Prezzo, Valuta, Specie, Valsente - Vale la cosa veramente quanto ha in sè d'intrinseco pregio o valore; ma d'ordinario val quanto si può vendere, giusta l'adagio forense res valet quantum vendi potest; e ciò perchè a molte cose si volle dare un pregio d'affezione che supera d'assai il vero: il valore poi varia per tante circostanze, le quali ora lo fanno crescere, ora diminuire, e che non è possibile prevederle tutte non che enumerarle: ma in ultima analisi è poi determinato dal prezzo che può non essere secondo giustizia, ma certo secondo la verità e la somma delle circostanze influenti sul contratto: se un usuraio paga poco un gioiello, un diamante o che so io, non è già che quell'oggetto scada di valore, ma perchè fra quel compratore e quel venditore vi sono circostanze tali di bisogno e di esigenza che, sommate assieme, danno quel quoziente. La cosa costa quanto si paga, qui non c'è dubbio; il che non fa che non si paghi sovente più o meno del giusto suo valore. La valuta è la moneta o altro segno di convenzione o di permuta con cui si paga una cosa da altri venduta: valute, in lingua bancaria, sono le diverse qualità di monete: ho un biglietto di banco di mille lire; lo cambio in pezzi da venti franchi, in zecchini, in doppie, in iscudi; queste sono altrettante specie di valute, che diconsi anche assolutamente valute e anco specie: la parola valuta si mette sulle cambiali, ed è termine tecnico; così valuta in conto, cambiata, avuta, intesa, in merci e simili. Il valsente significa l'equivalente del prezzo o della valuta, approssimativamente: datemi uno staio di grano che ve ne darò il valsente in olio, in vino. [immagine]
Mercede, Premio, Prezzo, Guiderdone - La mercede è dovuta al lavoro: il premio è dato, o almeno dovuto al merito, a qualche azione meritevole in modo e grado straordinario: negare la mercede agli operai è delitto che domanda vendetta a Dio. La società che decerne un castigo ad ogni delitto, non ha stabilito un premio per ogni azione meritevole, dicono alcuni economisti; ma essi non pensano forse che la coscienza tranquilla e l'amore e la stima de' buoni sono premio condegno alle opere dell'onest'uomo; non pensano che un premio maggiore li aspetta in un ordine migliore di cose; non pensano che mettere addirittura a prezzo la virtù, è ridurla a schietto materialismo, a cosa venale: ma qui non è luogo a dirsi quando e quanto ciò sarebbe sì o no opportuno e possibile. Prezzo è il valore di cosa o di opera convenuto e pagato; il prezzo delle cose monta o cala secondo la loro scarsità o abbondanza: la moda o altre circostanze danno un prezzo d'affezione a cose che non hanno valore intrinseco veruno, o quasi. La mercede è prezzo del lavoro; il premio è prezzo o ricompensa, sovente venale, del merito. Il guiderdone è premio grande e condegno, vero compenso del merito. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Prezzo - S. m. Aff. al lat. aur. Pretium. Valuta, Quello che si pregia, e vale Alcuna cosa. [Cont.] G. G. Comp. II. 232. Il prezzo o valuta dello scudo d'oro è lire 8, e la valuta del ducato lire 6 e soldi 4. = Bocc. Nov. 3. g. 9. (C) Con quanti sensali avea in Firenze, come se da spendere avesse avuti dieci mila fiorini d'oro, teneva mercato, il quale sempre si guastava, quando al prezzo del poder domandato si perveniva Coll. SS. Pad. 1. 12. 16. Quelle, il cui peso e prezzo, rodendo la ruggine della vanitade, non lascia ragguaglia e al seggio de' padri, scusiamo, come monete lievi, e dannate. Borgh. Orig. Fir. 189. (M.) Un torso di statua trovato a Roma si è veduto a' dì nostri vendersi a prezzi grandissimi. Buon. Fier. 2. 4. 11. Tu scema il prezzo di quelle vacchette, Abbassa quei sommacchi. Tolom. Lett. 3. 38. (Man.) Poi che vi trovate in Venezia là dove è gran copia di tutte le mercatanzie, e a prezzo assai più ragionevole, vi prego… Sassett. Lett. 141. Ond'elle (le robe) si verrebbero a comperare a più dolci prezzi. [G.M.] Segner. Quaresim. 12. 1. Ancorchè proferito gli fosse (un anello raro) a prezzo mezzano, anzi a mercato vilissimo.

[Cont.] Prezzo alto, basso, grande, piccolo. Rusc. Intr. Geog. Tol. 3. Le palle o globi di Geografia si fanno molto di rado, convenendole fare ad un'ad una con tanto stento, e per questo vendendosi ancora per alto prezzo. Neri, Arte vetr. VII. 115. Piglia lapis lazuli, cioè i suoi fragmenti che a Venezia se ne trovano assai, e a prezzo basso; questi fragmenti siano tinti bene di colore vago e celeste. Brig. St. sempl. Indie occ. Mon. 251. Questo fa l'abondanzia, e carestia delle cose; che quando era in gran prezzo ogni uno si valeva delle sue virtù, e poi che venne a vil prezzo non si tenne più in conto, essendo pure questo balsamo quello istesso quando valeva cento ducati l'oncia, che è ora che non ha certo prezzo.

Prezzo corrente. Quello che hanno comunemente le derrate in una piazza. Sassett. Pros. fior. 4. 3. 192. (Fanf.) E inteso che mercanzie ne voleva portare per ritratto de' suoi denari, per li prezzi correnti gliene portava.

2. Prezzo, riferito a Riscatto. [Camp.] Domandar prezzo in checchessia per Chiederne il prezzo di riscatto. Non com. così ass. S. Gir. Pist. 59. Ciò ch'esso domandava dallo Imperatore, era limosina ne' poveri, prezzo ne' prigioni, misericordia negli afflitti.

3. [Camp.] Fig. per Lucro, Guadagno, Acquisto di ricchezze. S. Gir. Pist. 94. O quanta mercè appresso al Signore, se non sperassono prezzo nel presente secolo!

4. Per Pregio, Stima, Estimazione. Cas. Lett. 68. (C) La dottrina non saria in tanto prezzo, s'ella fosse agevol cosa. Ar. Fur. 17. 10 (M.) E legne e pietre vanno ad una sorte, Lastre e colonne e le dorate travi, Che furo in prezzo alli lor padri, e agli avi. Cas. Leg. 24. Niuna città, anzi niuna persona è rimasa, che più in alcun prezzo abbia la vita sua. Bocc. Com. Dant. 2. 63. (Man.) Aggiugne Aristotile che sostenere lo ingiuriante, e il non avere gli amici in prezzo, sia atto servile. [Val.] Chiabr. Lett. 58. Niuno credesse sì fatte novelle essere un prezzo de' Signori pari a lui. [Camp.] Comp. Ant. Test. Dice Joseffo che non trovàro Jeremia, e forse che non era ancora in prezzo lo nome suo.

5. Mercede, Guadagno. [Cont.] Ric. Fam. Sen. Arch. St. It. App. 20. 37. v s. a Lucia fancela per suo prezzo. Bandi Fior. XXVII. 3. 3. Il prezzo de' tessitori de' panni lani fino al presente essere stato incerto; in modo che gl'è stato in potestà di ciascuno, così del lanaiuolo come del tessitore, di dare e pigliare ogni pregio… per l'avenire detti tessitori di panni lani abbino avere da lanainoli per tessitura, li infrascritti prezzi. = Menz. Rim. 2. 320. (M.) Così al travaglio non da prima avvezzo, Sgombrò il popol di Giuda; ed una estrema Miseria fu del suo servire il prezzo.

6. [Cont.] Interesse che si paga per denari ricevuti in prestito. Cart. Urb. Arch. St. It. IX. 204. Crederei, che se pur si deve provvedere, che quelli che prendono li denari si dovessero contentar pagarne sei sino in sette per cento, perchè il prezzo de' cinque è molto debole.

7. Per Importanza, Rilievo. Ovid. Simint. 1. 87. (Man.) L'arti che hanno fatto adirare Iddio contra me non erano di tanto prezzo.

8. [Cont.] A prezzo. A mercede giornaliera. Stat. Sen. Chiav. 27. Tutti coloro de la detta arte, e' quali stanno ad anno, o a prezzo, sieno tenuti e debbano fare bene e lealmente l'arte senza frode. Stat. Lan. Radic. Agg. d. Neuno lavorante, che lavori a prezzo, possa fare nè far fare nè panno, nè scampolo, se no fa lana di due pezze di panno in su. Bocc. Nov. 1. g. 2. (C) Il quale povero uomo essendo, di portar pesi a prezzo serviva chi il richiedeva.

[Cont.] A prezzo fatto. Ora dicesi A cottimo. Cons. mare, 51. Ogni maestro d'ascia e calafato, sia che faccia lavoro a prezzo fatto o a giornate, debba attendere di fare buono lavoro e stabile.

9. [Cont.] Abbassar di prezzo. Sass. Lett. 81. Ma non v'ebbe rimedio veruno; chè non abbassarono di prezzo (certe frutterelle), sì fummo in terra.

10. [Cont.] Fare il prezzo d'una merce. Stabilirne il valore reale. Sass. F. Lett. 100. Discaricava tutte le sue robe in terra, senza ch'e' ne avessi travaglio nessuno; e, presane la fattura, per quella ne facevano il prezzo a tanto per 100 di guadagno.

11. [Cont.] Mantenersi a un dato prezzo. Dicesi di merce che non sale nè scende di prezzo. Sass. F, Lett. 52. Con tutto ciò è cosa facile che qua ella si mantenga (la cocciniglia) a questi pregi, perchè la cosa consiste tutta nel primo che compera, il quale ben spesso…., sta a disagio con la sua barca.

12. Meritare il prezzo, vale Meritare o Mettere il conto. Cas. Lett. 67. (C) E se, in luogo di studio, tu avessi avuto, o pensieri, o negozii, o pure almanco piaceri che meritassino il prezzo, l'uomo ti potrebbe scusare.

13. [Cont.] Passare per un prezzo. Adattarvisi. Sass. Lett. 52. Poco gl'importa, per ispedirsi, pagarla (la cocciniglia) più dua o meno dua; e per il prezzo che fa lui bisogna passare, voglia o non voglia.

14. [Camp.] Ricomperare per prezzo, per Subornare con moneta. S. Gir. Pist. 93. Ma al presente noi vediamo alquanti, i quali ricomperano per prezzo il favore del popolo. T. Meglio Comprare; e meglio A che Per.

15. Salire di prezzo [Cont.] Dicesi delle mercanzie quando crescono di prezzo. Sass. Lett. 54. Non mi posso persuadere che ella (la cocciniglia) sia per andare gran fatto salendo de' primi prezzi.

16. Aumentarlo. Crescerlo, Rincararlo. Buonar. Fier. g. 2. a. 4. s. 11. p. 90. col. 1. (Gh.) Imb. Tu compra quei legumi. Vil. Tu quei cardi. Imb. Voi salite di prezzo. Vil. Voi scemate. Imb. Vendete, comperate, bazzarrate.

17. [Tor.] Stiracchiare il prezzo, vale Disputare la maggiore, o la minore quantità di prezzo. Dat. Lep. p. 34. Il dottore tirava innanzi per veder se incontrava alcun pescatore, e incontrollo, che aveva un grosso ragno, e senza stiracchiare il prezzo, per paura ch'egli scappasse, comprollo.

18. [Cont.] Venire in più prezzo. Lo stesso che Salire di prezzo. Imp. St. Nat. XIV. 6. Ritrovando nella lacuna olio che nuotava, cominciaron prima di adoprarlo nelle lucerne; e dopo per l'eccellenza dell'odore, e la maravigliosa proprietà di rapire il fuoco, venne in più prezzo, e cominciò a mandarsi fuori.

[T.] Epit. T. Buon prezzo, può dire, secondo i casi, e Alto, in quanto vantaggioso a chi vende; e Basso in quanto vantaggioso a chi compra. Nel secondo, Prov. Tosc. 78. Sotto il buon prezzo ci corre la frode (roba che costa poco, risica di valere poco), Cosa di molto, di poco prezzo; di grande, di piccolo, anco trasl. – Mediocre, Maggiore, Minore, inferiore; Di più, di men prezzo: infimo. – Il massimo, Il minimo prezzo. Scala mobile dei prezzi. Prezzo fisso, Prezzo ristretto. Questo è il suo prezzo, Il prezzo giusto, corrispondente al valore.

Nel pr. T. Prezzo mite. – Prezzo onesto, secondo giustizia. – Discreto. Tenue prezzo. Prezzi meschini. A prezzo vilissimo.

T. Far salire a cari prezzi. Forte prezzo. Prezzi esorbitanti Fam. Prezzo spropositato.

II. Locuzioni. T. Stat. Por Santa Maria. 2. 55. Quantità, qualità e prezzo delle cose che per mezzo loro saranno mercantate. – Ce ne sono di tutti i prezzi.

T. Dare un prezzo alle cose, Attribuirglielo o col giudizio o col fatto, e coll'autorità. Dare alle cose il prezzo che meritano, anco fig. Dare per…, Vendere o affittare o noleggiare. Bisogna darli per il medesimo prezzo. – Il Comprare per lo più richiede Al, non Per; e anco il Vendere porta l'Al.

[L.B.] Prezzo di vendita, Della vendita solita, nè troppo nè troppo poco. T. Prezzo d'affitto, quèllo che il desiderio o la necessità di chi compra impone oltre al consueto, e alla stretta giustizia.

T. Aumento de' prezzi. Crescere, Innalzarsi de' prezzi; Scemare. Abbassarsi. Att. Scemarli, Abbassarli. – Rompere il prezzo a una cosa, Darla per meno di quel che solevasi, o di quello che il venditore voleva.

T. De Luc. Dott. Volg. 2. 30. Prezzo del denaro. – Prezzo del denaro nel cambio, altro è dal Valore. La moneta ha un prezzo, trattata come merce, che più o meno abbondi o scarseggi. – Prezzo del lavoro. Dell'accollo. – Casa di poco prezzo, che poco costi la pigione. – Prezzo del riscatto, quel che spendesi per riscattare cosa o pers.

III. Sono anco fig. taluna delle locuz. not. Altre ancora. T. Cosa che non ha prezzo, inestimabile perchè il suo valore non può compararsi co' prezzi soliti. [G.M.] Segner. Crist. instr. 1. 12. Non se gli deve offerire (il danaro al sacerdote) sotto termini così sconci di pagar con quello la Messa, che non ha prezzo. T. Non c'è prezzo che la paghi. Il contr. di Non è il prezzo dell'opera. Aureo lat. – In senso sim., per enf. Di qualsiasi cosa in cui vogliasi denotare un'eccedenza di qualità. Non gliene dico il prezzo.

T. Testa messa a prezzo. Vang. È prezzo del sangue. Petr. Canz. 4. 4. part. III. Che sparga il sangue, e venda l'alma a prezzo. – Mettere a prezzo la penna, l'ingegno, la coscienza, la propria figliuola.

T. M. V. 4. 7. Ignoranza compensata con prezzo di cento migliaia di fiorini d'oro. Acquistare a caro prezzo. Onori a che prezzo acquistati! Fosc. Studiarli in lingua straniera e comperare a gran prezzo i barbarismi che vanno ognor più deturpando la nostra. T. Prov. Tosc. 80. Chi sa celare in parte i desir suoi Compra la merce a miglior prezzo assai. – Piaceri compri a prezzo di dolore. Hor. Nocet empta dolore voluptas.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: prezzeresti, prezzerete, prezzerò, prezzi, prezziamo, prezziate, prezzino « prezzo » prezzola, prezzolai, prezzolammo, prezzolando, prezzolano, prezzolante, prezzolanti
Parole di sei lettere: previo, prezza, prezzi « prezzo » prione, prioni, priora
Vocabolario inverso (per trovare le rime): carezzò, carezzo, accarezzò, accarezzo, marezzo, ribrezzo, grezzo « prezzo (ozzerp) » segnaprezzo, sovraprezzo, deprezzo, deprezzò, sottoprezzo, apprezzo, apprezzò
Indice parole che: iniziano con P, con PR, parole che iniziano con PRE, finiscono con O

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