Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Parola, In parola, Dar la sua parola, Barattar le parole, Pigliare in parola, Tenere in parola, Barattar due parole, Barattare una parola - Parola è Voce articolata significativa del concetto dell'uomo, e però quando si dice In parola, si afferma risolutamente che il nostro pensiero è quale accenna la parola, che per maggiore efficacia si dice: In parola d'onore. Per formula di promessa certa suol dirsi: « Ti do la mia parola, » o « Ti do parola, » onde Barattar la parola è non mantenere la promessa, e Barattar le parole significa la consuetudine di tale mancanza di fede. - Pigliar in parola è il tenere per formale promessa ciò che altri fa sperare lontanamente o per puro complimento. - Tener in parola è lo stesso, ma quando si tratta di negozii, di contratti e simili. - [Barattar le parole è Non mantener la promessa; ma Barattar due parole vale Parlare un po' con qualcuno tanto per distrarsi o sollevarsi alquanto da cure o dalla noja. - « Tutto il giorno sta nello studio a sgobbare; ma la sera va al caffè per barattar due parole con gli amici. » - Barattare una parola vale lo stesso; ma più spesso si usa con la negativa. - « La sera non viene un cane in casa mia a barattare una parola. » - « Non può barattare una parola con nessuno in quel paesucolo di montagna. » - « Non trovo da barattare una parola. » G. F.] [immagine] |
Motto, Detto, Parola - La Parola è segno o rappresentazione del pensiero. - Il Detto rappresenta l'idea che serve a formare il pensiero, e spesso contiene un che di sentenzioso. - Il Motto ha l'istesso ufficio, ma è più conciso, e spesso arguto. [immagine] |
Eloquenza, Facondia, Facilità di parola - La Eloquenza è il parlare ornato, corretto, nobile, sentenzioso, attraente e semplice nel tempo stesso. - La Facondia è puramente la facilità di parlare, anche all'improvviso, sopra diversi oggetti. Nel Parlamento molti hanno facondia; pochi o punti, eloquenza. - [La facilità di parola può stare disgiunta dalla eloquenza e dalla facondia stessa, non consistendo che in una certa felice disposizione della mente e degli organi vocali a trovare e proferire senza sforzo le parole e le frasi. Il facondo ha sempre facilità di parola; ma può l'eloquente non averla, che quando parli nel calore della passione e dell'affetto. Ci sono dei professori che nella conversazione tra amici non han facilità di parola, ma in cattedra son facondi e talora anche eloquenti. - Eloquente anche negli scritti; facondo solo nel parlare. Il Niccolini non aveva facilità di parola; ma era facondissimo se inasprito o comecchessia eccitato; eloquentissimo in certe parlate delle sue tragedie. G. F.] [immagine] |
Espressione, Termine, Parola, Voce, Vocabolo - Espressione è qualunque significazione del pensiero espressa per via di parola. - Il Termine riguarda il soggetto, ed è parola che ben lo determina. - La Parola riguarda il concetto; una voce che non ha senso, non è parola: e però si dice Voce propria, impropria, ecc. - La Voce è la parola considerata grammaticalmente e materialmente. - Vocabolo è la voce in quanto l'uso le dà tale o tal altro significato; onde la parola Vocabolario. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Dire, Parlare, Favellare, Ragionare, Discorrere, Far parola - Parlare è il mezzo per cui tutte queste altre azioni si fanno; Favellare è proprio esprimersi con parole, e parole d'un certo idioma; onde dicesi la naturale favella: esprimersi si può anche a segni, come i muti, o scrivendo. Dire riguarda i pensieri, i sentimenti: si dice quel che si ha da dire, quel che si pensa; e talora si dice anche il contrario: si dice anche una parola, non come parola, ma come segno o espressione dell'idea che significa; e poi per dire una parola se ne dicono cento. Ragionare vorrebbe dire portar ragioni pro o contro un dato tema, una data cosa; ma molti credendo ragionare sragionano a tutt'andare, e al più discorrono, cioè dicon parole su parole tastando l'argomento, ma senza addentrarvisi. Si parla per dire qualche cosa; si discorre per passare il tempo; ma ragionare pare la cosa che meno sappia fare l'uomo, dotato della ragione e della favella. Far parola di qualche cosa vale darne un cenno più o meno circostanziato. [immagine] |
Lanciare, Slanciare, Avventare, Gettare, Buttare, Tirare, Slanciarsi, Avventarsi, Gettar le parole, Gettare una parola, Buttar là una parola - Lanciare è gettare cosa da un luogo all'altro per aria sicchè vi giunga senza toccar terra. Slanciare pare che indichi più sforzo. Avventare è gettare contro: s'avventano e cose e parole; e sassi e ingiurie. Avventarsi è scagliarsi su o contra qualcuno o qualche cosa con ira per lo più o per impazienza onde non ci sfugga. Buttare è urtare o spingere, o gettare giù: buttare su, non si direbbe forse propriamente: buttare là, esprime dispregio della cosa e il poco valore suo, o il poco conto che se ne fa. Una fontana getta acqua; le piante buttano quando mettono i primi germogli: gettare statua o altro in bronzo, in oro, in argento, o altro metallo, è significato tutto peculiare di questo verbo: v'è poi il gettare via al proprio e al figurato, significati che tutti conoscono. Slanciarsi in aria, per saltare quanto più in alto si può; slanciarsi contro, incontro è meno di avventarsi; può indicare l'impazienza, ma non così chiaramente l'ira o altra passione bollente. Lanciare per varare dicesi propriamente de' bastimenti nuovi che dal cantiere vengono messi in mare. Tirare un'archibugiata, una cannonata è pigliare di mira checchessia, acciò la palla vada a colpirvi dentro; dicesi anche tirare un colpo di cannone quando non è che a polvere; ma allora più propriamente dovrebbe dirsi sparare. Gettare le parole è parlare invano, è parlare ai sordi, o peggio che ai sordi, a chi non intende o non vuol intendere. Gettare una parola è dirla con qualche argomento di fiducia o almeno di lusinga che abbia valere: buttarla là è dirla a modo di saggio, per vedere se attacca, se frutta; o con malizia per vedere se altri vi resta accalappiato, e sentendone una ne dica dieci su ciò che si vuole; se però s'ha da fare con gente più destra e più accorta di noi, gettare una parola, o il buttarla là come si vuole, riesce inutile, e le son parole gettate. [immagine] |
Nome, Vocabolo, Termine, Parola, Espressione, Voce, Accenti, Accento - Parola, generico, si dice di ognuna di esse in quanto pronunziata, articolata, o che si può pronunziare, articolare; sia nome, sia verbo, aggettivo, o qualunque altra parte del discorso: le interiezioni per altro direi meglio voci. Nome è ogni parola a cui corrisponde cosa o persona. Le parole poi sono vocaboli in quanto con esse si chiamano gli oggetti corrispondenti; sono espressioni in quanto esprimono i sensi dell'animo, e vocaboli allora meglio forse potrebbe dirsi ai nomi; espressioni ad ogni altra classe di parole; sono termini finalmente in quanto non dicono né più né meno del loro preciso significato. Nell'uso però si scambiano sovente. Accenti, al plurale, per voci, espressioni o parole, è poetico; ma dirà sempre espressioni concitate, discorso animato da qualche vivo affetto. Accento, al singolare, è il segno che si mette sulla parola detta per ciò accentata; e il suono vibrato che per questo segno alla parola medesima si dà: non tutti gli accenti sono segnati: che anzi ogni parola ha un accento detto fonico sulla sillaba di essa che più forte si pronunzia; è accento prosodiaco, dirò così. [immagine] |
Impegnare, Obbligare, Impegnarsi, Dar la parola, Obbligarsi, Ingaggiarsi, Promettere, Dar parola - Impegnare alcuno, è metterlo nell'impegno, al punto; obbligarlo è metterlo in dovere, e talvolta costringerlo a fare alcuna cosa. Impegnare propriamente, è dare, mettere in pegno. Impegnarsi è mettersi all'assunto con ferma volontà di riuscire; ma se uno s'impegna dando parola, o la parola d'onore, è in obbligo assoluto di farla per quanto sta in lui: obbligarsi, in materia di commercio, è promettere di pagare una somma per lo più, o devenire a qualche altra commerciale transazione: uno s'obbliga talvolta anche per altri, ed è una specie di malleveria; ma chi lo fa alla leggiera spesso spesso se ne pente. Dar parola è un promettere sull'onore, è dunque più del semplice promettere; chi manca alla promessa sarà un mentitore; chi manca alla propria parola è come spergiuro. Dar la parola d'onore è formola più solenne che il dare parola; ma la differenza non è che nella forma, il valore è lo stesso. Ingaggiarsi dice proprio quell'atto per cui uno prende servizio militare. [immagine] |