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Informazioni utili online sulla parola italiana «licenza», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Licenza

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola licenza è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: li-cèn-za. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con licenza per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Quest'anno ho deciso di non rinnovare la licenza di pesca.
  • La licenza per andare a raccogliere i funghi deve essere rinnovata al Comune.
  • I diritti derivanti dal possesso di una qualunque licenza vanno esercitati nel rispetto dei terzi.
Citazioni da opere letterarie
L'incontro di Ada Negri (1917): Ella, invece, possedeva la licenza tecnica. Cianfrugliava in francese. Occupava un impiego. Che ironia, che tristezza!... L'impiego non metteva un soldo nella sua tasca, non la liberava dalla schiavitù familiare, non avrebbe più potuto esser tenuto da lei, se avesse preso marito: non faceva che spostarla, inaridendola come un terreno senz'acqua.

Seta di Alessandro Baricco (1996): Hervé Joncour stette a sentire tutta una storia che parlava di bachi, di uova, di Piramidi e di viaggi in nave. Poi disse – Non posso. – Perché? – Fra due giorni mi finisce la licenza, devo tornare a Parigi. – Carriera militare? – Sì. Così ha voluto mio padre. – Non è un problema. - Prese Hervé Joncour e lo portò dal padre. – Sapete chi è questo? – gli chiese dopo essere entrato nel suo studio senza farsi annunciare. – Mio figlio.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): In una bellissima mattina di settembre ancora una volta Drogo, il capitano Giovanni Drogo, risale a cavallo la ripida strada che dalla pianura mena alla Fortezza Bastiani. Ha avuto un mese di licenza ma dopo venti giorni già se ne ritorna; la città gli è oramai diventata completamente estranea, i vecchi amici hanno fatto strada, occupano posizioni importanti e lo salutano frettolosamente come un ufficiale qualsiasi.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per licenza
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: licenze, licenzi, vicenza.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: licena.
Altri scarti con resto non consecutivo: lina, lenza, lena, iena, cena.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: licenzia.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "licenza" si può ottenere dalle seguenti coppie: lide/decenza, lido/docenza, ligia/giacenza.
Usando "licenza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vili * = vicenza; * aia = licenzia; * aio = licenzio; * aiata = licenziata; * aiate = licenziate.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "licenza" si può ottenere dalle seguenti coppie: lied/decenza.
Lucchetti Alterni
Usando "licenza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * decenza = lide; * docenza = lido; * giacenza = ligia.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "licenza" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ire = licenziare; * ito = licenziato; * iva = licenziava; * ivi = licenziavi; * irti = licenziarti; * issi = licenziassi; * ieri = licenzierai; * ivano = licenziavano; * ivate = licenziavate; * isserò = licenziassero.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Facoltà, Licenza, Libertà, Permissione - Facoltà è potere di fare in genere. - Licenza, potere di operare in quel dato caso. - Libertà è potere di agire o non agire, secondo il proprio criterio o arbitrio. Dio dà all'uomo la facoltà di fare, in quanto gliene fornisce la forza, i mezzi; gli ha dato la libertà di agire in bene o in male, onde fosse responsabile delle azioni proprie. Chi ha la facoltà di fare, può trasmetterne parte ad altri; chi ha la libertà o la licenza soltanto, può usarne per sè solamente; la licenza è limitata dal caso speciale, la libertà dall'abuso, la facoltà dalla forza. - La Permissione è licenza più limitata ancora: la permissione è talvolta data in modo negativo, col non opporsi all'atto. Dio permette il male perchè il bene risalti dal confronto, e perchè l'uomo impari a spese proprie. Licenza ha senso altresì di libertà sfrenata, sregolata; ma allora non è licenza data, è licenza presa da sè, abusata come di ogni altra cosa che l'uomo spinge all'eccesso: da questa licenza vien licenzioso, che pure non esprime che uno de' gravi caratteri di questa licenza. (Zecchini). [immagine]
Permettere, Concedere, Dar facoltà, Dare licenza - Permettere, significa acconsentire che altri faccia una tal cosa, che starebbe in noi poter vietare. - Concedere è acconsentire alle preghiere di chi ci domanda una tal cosa. - Il Dare facoltà è anche senza precedente domanda o preghiera, e riguarda cose di qualche momento. - Il Dare licenza ha anche più larghezza e più libertà. [immagine]
Disdetta, Sfratto, Licenza - La Licenza, nel linguaggio delle private amministrazioni, è l'atto per il quale si avverte l'inquilino o il colono, o anche persone di servizio, che non vogliamo più tenerle, o nel quartiere dato a pigione o a lavorare il podere o nella nostra famiglia. - La Disdetta è intimazione mandata per via di tribunale, o al pigionale o al colono, di lasciare la casa o il podere in quel dato tempo. - Lo Sfratto è il cacciar via dal quartiere o dal podere per mezzo degli agenti di polizia, e, bisognando, con la forza. [immagine]
Libertà, Licenza - La Libertà politica è quando una nazione si governa solo colle proprie leggi, senza esser soggetta all'arbitrio d'uno o di pochi: la Libertà individuale è la potestà di operare, di vivere a proprio talento, purchè non si offenda la legge. - Licenza è quando l'uomo opera secondo ciò che gli detta il capriccio, o il maltalento, senza curare la legge, che Dante significò con la frase Far licito del libito: Quod libet, licet. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Facoltà, Licenza, Libertà, Permissione - Facoltà è potere di fare in genere; licenza, potere di operare in quel dato caso; libertà è potere di agire o non agire, secondo il proprio criterio o arbitrio. Dio dà all'uomo la facoltà di fare in quanto gliene fornisce la forza, i mezzi; gli ha dato la libertà di agire in bene o in male onde fosse responsale delle azioni proprie. Chi ha la facoltà di fare, può trasmetterne parte ad altri; chi ha la libertà o la licenza soltanto, può usarne per sè solamente; la licenza è limitata dal caso speciale, la libertà dall'abuso, la facoltà dalla forza. La permissione è licenza più limitata ancora: la permissione è talvolta data in modo negativo, col non opporsi all'atto: Dio permette il male perchè il bene risalti dal confronto, e perchè l'uomo impari a spese proprie. Licenza ha senso altresì di libertà sfrenata, sregolata; ma allora non è licenza data, è licenza presa da sè, abusata come di ogni altra cosa che l'uomo spinge all'eccesso: da questa licenza vien licenzioso, che pure non esprime che uno de' gravi caratteri di questa licenza. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Licenza - Questo termine significa alcune volte il corso di studj alla fine del quale nelle università si arriva al grado di licenziato, ed altre volte il grado stesso di licenza. Per quei tali che avevano soddisfatto all'obbligo imposto da Giustiniano di dedicarsi per quattro anni allo studio delle leggi, si diceva aver essi licenza e permesso di ritirarsi dagli studj; e quindi nel senso che di sopra abbiamo detto, si fa uso di codesto vocabolo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Licenza - e † LICÈNZIA. S. f. Concessione fatta dal superiore all'inferiore, Permissione, Facoltà di fare checchessia. (Fanf.) Aureo lat. Bocc. Nov. 34. 5. (C) Dall'avolo d'andare a Tunisi la licenza inpetrasse. [Camp.] Mac. Vit. S. Cat. I. 7. Domandò licenza dalla madre di rimanere nel bagno. = Bocc. Nov. 40. 24. (C) Vi prego che voi mi perdoniate, e mi diate licenzia che io vada ad ajutare, in quello che per me si potrà, Ruggieri. Dant. Par. 12. Addomandò, ma contra il mondo errante, Licenzia di combatter. Bern. Orl. 1. 18. 6. Pur, senza domandarli altra licenzia, Volta il cavallo, e vien con gran veemenzia. Tass. Ger. 6. 17. Chiese: o signore, ai messaggier licenza Dassi tra voi di liberi sermoni? T. Fortig. Ricciard. 3. 20. Il nocchiero n'accorda la licenza Di salir sopra (la sua nave); e il nòlito fermai.

T. Prov. Tosc. 267. Si dá licenza in più modi. E 267. Le licenze son cento, e l'ultima è: Vatti con Dio.

T. Ottenere licenza. – Scrivevano un tempo ne' libri: Con licenza de' superiori, sottint. Stampato colla permissione dell'autorità. G. Gozz. Libri che non portano nella licenza la sua approvazione.

T. Munito di regolare licenza.

2. [Bianc.] Licenza di portar armi. E in questo senso ass. Levar la licenza. – Il foglio che la contiene: Mostrar la licenza. [Cont.] Bandi Fior. III. 58. 40. Bando e revocazione delle licenze dell'armi e proibizione d'esse. Bandi Lucch. 220. Chi avesse alcuna polizza o licenzia dal ditto messer podestade, o da suo vicario, di potere potare alcuna arme, quella polizza debbia rappresentare,… sappiendo che dal termine inanti, le ditte polize e licenzie si intendono rivocate.

3. T. Con vostra buona licenza è più umile o più cortese, e perciò stesso talvolta più ironico del semplice Con vostra licenza. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 13. Piangete pur ora, e trovate altri per me che vi compatiscano. Io, con vostra buona licenza, non saprei farlo.

4. T. Senza chiedere licenza. Talvolta cel. iron. Far di proprio arbitrio cose che pajono sconvenienti.

5. Per Arbitrio preso da chicchessia fuori delle regole operando, parlando, o scrivendo. T. Prov. Tosc. 153. Duro a vecchia licenza, nuova legge. (Consuetudine prava difficile si corregge.) = Bemb. Pros. 1. 32. (C) Comunque gli porta la vana e folle licenza, che essi da sè si hanno presa, così ne vanno ogni voce di qualunque popolo, ogni modo sciocco… ne' lor ragionamenti portando. Red. Annot. Ditir. 2. Il verso intero si è…, in cui osservo la licenza del poeta, che non gli sovvenendo parola per finire il verso, la quale cominciasse da jota, si servì d'una che cominciasse da E dittongo. Salvin. Annot. Fier. Bonar. p. 456, col. 2. (Gh.) Dante si prese un'ardita licenza di dire: S'io m'intuassi, come tu t'immii.

T. Licenza poetica. Que' modi attenenti o alla grammatica, o alla misura del verso, che credonsi diritti de' verseggiatori, e non comuni alla prosa: ma sono vestigi d'antica lingua popolare, dismessa, giacchè se i poeti per accomodare il verso avessero osato far forza all'uso, o non l'intendevano o li pigliavano a sassate. – Licenze metriche.

(Mus.) [Ross.] Libertà che si prende il compositore, e che sembra, ma non è contraria alle regole, perchè non osta a' loro principii. Se ostasse, non sarebbe licenza, ma errore. Zarl. 1. 3. 44. 249. Il Contrappuntista potrà prendere alcune licenze, come sarebbe dire, usare alle volte alcune modulazioni, che non fossero così agevoli al cantare, come… E 1. 3. 61. 307. Là onde si concede al compositore che possa pigliarsi alle fiate qualche licenza fuori della regola data. Mart. Es. 1. 5. 6. 112. Gli antichi Maestri ammisero una Licenza, la quale c'insegna che la dissonanza usata di passaggio debba procedere per Grado.

6. Arbitrio di far ciò che si vuole; è preso in buon senso. Tesorett. Br. 3. 2. (M.) lo ponendo mente All'atto convenente, E alla gran potenza Ch'avea, e la licenza, Uscii del reo pensero.

T. Serd. St. Ind. II. 12. Con tutto che fosse molto robusto di corpo, e avesse licenza di vivere a suo modo,…

7. Per Commiato. Bocc. Introd. 56. (C) Data a tutti la licenza, li tre giovani alle lor camere… se n'andarono. Belc. Vit. Colomb. C. 83. (M.) Ditegli che abbia pazienza tanto, ch'io dia licenza a questa brigata.

[Cors.] Prender licenza vale Accomiatarsi. Pallav. Stor. Conc. 10. 3. 5. Da che vostra Maestà mi risponde, con tanta fermezza, giudico bene di non darle più fastidio, e con sua buona grazia prender licenza. T. Bern. Orl. 3. 5. 17. Per non parergli inetto, o discortese, Dolcemente da lui licenzia prese. = Lasc. Nov. v. 3. p. 14. (Gh.) Piacque molto la imbasciata (ambasciata) della balia a Bartolomeo; ed offertosegli di nuovo, prese licenza. [Val.] Fag. Rim. 3. 26. Costei da voi pigli licenza.

8. Commiato, o Congedo dal servizio di alcuno. Benv. Cell. Vit. 2. (M.) Trovandosi il Duca a Livorno, io lo andai a trovare solo per chiedergli licenza. E 3. 372. Non avendo potuto aver licenza da sua Eccellenza Illustrissima, mi sono mosso a scrivere questo poco del discorso di queste arti.

[Cors.] Pallav. Stor. Conc. 9. 13. 3. Qual più importuno consiglio avrebbe potuto prendere, che dar licenza al Cardinal del Monte da quell'ufficio?

9. (Mil.) Il Permesso che si dá ai soldati d'andare alle case loro, per poi ritornare. [Cont.] Pant. Arm. nav. 106. Deve tener conto de gl'assenti, delle licenze, delle liberazioni, delle morti di tutti gli uomini dell'armata.

[Cont.] Aver licenza, Dar licenza. Gorg. Guerra, 19. Chi avendo licenza per un certo determinato tempo, non ritorna nel giorno prescrittogli, si ha per vagabondo. = Tac. Dav. Ann. 25. 206. (M.) Peto… aveva la legion quinta lontano in Ponto, e l'altre svernate di soldati, dando licenza a chi voleva.

10. Per Troppa libertà di costumi, Sfrenatezza. M. V. 7. 1. (C) Chi potrebbe… ricordare i falli e gli orribili peccati che si commettono per la sfrenata licenza de' principi e de' signori mondani? Cas. Uf. Com. 97. Sono adunque le ricchezze di vanagloria e orgoglio piene; e la licenza, compagna della superbia se ne menano seco. E 108 Perciocchè la potenza, se ella non è con arte e con ragione governata, per sè è propriamente licenza. Salvin. Disc. 2. 239. (Man.) Chi gode libertà non la faccia tralignare in licenza.

11. E detto di cose inanimate. Ovid. Simint. 1. 20. (Man.) La grande licenzia del mare avea coperti i monti (licentia ponti).

12. Per Arbitrio, Podestà. Agn. Pand. 16. (M.) I più lodati ed i priori esercizi sono quelli, ne' quali la fortuna non ha licenzia, nè imperio.

13. † Sorta di figura rettorica così detta. But. Purg. 6. 2. (C) Usa lo colore che chiama licenzia, che l'usa lo rettorico, quando riprende li maggiori. Red. Tull. 88. È un'altra sentenzia che s'appella licenzia, la quale ha luogo quando dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere, diciamo alcuna cosa di nostra ragione, che di soperchio non li offenda. E 89. Se questa cotale licenzia di riprendere (i nostri maggiori) paresse al dicitore, quando ha detto, che fosse stata troppo aspra, sì la debbia di dietro mitigare in questo modo.

14. Licenza. T. de' Poeti. Quegli ultimi versi d'una canzone, in cui il poeta rivolge ad essa il discorso, e serve di conclusione. Min. Malm. (M.)

15. Licenza, dicesi anche Il fine d'un atto d'una tragedia. Salvin. Buon. Fier. (M.)

T. Anco un libro di prosa può avere somigliante licenza. Intendesi la licenza che dá l'autore agli ascoltanti o a' lettori d'andarsene, o quella ch'e' prende da loro.
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Parole di sette lettere: liceale, liceali, liceità « licenza » licenze, licenzi, lichene
Vocabolario inverso (per trovare le rime): decenza, indecenza, maldicenza, beneficenza, magnificenza, munificenza, onorificenza « licenza (aznecil) » reticenza, vicenza, vincenza, docenza, innocenza, pubescenza, acescenza
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