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Informazioni utili online sulla parola italiana «biasimo», il significato, curiosità, forma del verbo «biasimare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Biasimo

Forma verbale

Biasimo è una forma del verbo biasimare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di biasimare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola biasimo è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: bià-si-mo. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: biasimò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con biasimo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non ti biasimo se decidi di non venire: so che non ti trovi bene con alcune persone del gruppo.
  • La signora, offendendo in modo pesante quella persona anziana, ha commesso un'azione degna di biasimo.
  • Non ti biasimo per quello che hai detto ma per quello che hai fatto.
Citazioni da opere letterarie
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Ella sentiva, sì, sentiva in coloro che la incontravano, la pietà, la curiosità fredda, il biasimo, il disprezzo; sentiva sopra di sé il vario giudizio della gente, ella che bella, giovane e povera, volontariamente aveva voluto sposare un vecchione schifoso e ricco, e i più benevolenti la compativano, sì, ma non la trovavano poi tanto infelice, con tutti quei quattrini, e i più severi l'accusavano d'ingordigia, la ritenevano per una venduta del matrimonio.

Leila di Antonio Fogazzaro (1910): «Vuole che lo chiami come lo chiama l'arciprete?» diss'ella. L'arciprete, scherzando sul nome Pestagran, lo chiamava Gran Peste. Don Aurelio diventò rosso. Non gli piaceva il nomignolo appioppato dall'arciprete a quel misero errante di buone intenzioni; ma neppure gli piaceva udir parlare dell'arciprete in tono di biasimo e d'ironia.

I Viceré di Federico De Roberto (1894): E questa era la dimostrazione a cui voleva arrivare attraverso tante parole. L'affare di Raimondo, tutto quel pasticcio di matrimonii da sciogliere e da ristringere non gli piaceva: il biasimo sordo del gran pubblico gli era noto e lo metteva in guardia contro l'errore di sostenere una cattiva causa, il trionfo della quale, del resto, non gli avrebbe menomamente giovato....

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per biasimo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: biasima, biasimi.
Scarti
Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: baio.
Altri scarti con resto non consecutivo: basi, baso.
Parole contenute in "biasimo"
sim. Contenute all'inverso: sai.
Incastri
Inserendo al suo interno mia si ha BIASImiaMO; con mere si ha BIASImereMO; con massi si ha BIASImassiMO.
Lucchetti Alterni
Usando "biasimo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: biasimassi * = massimo; * aio = biasimai; * ateo = biasimate; * avio = biasimavi; * astio = biasimasti.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "biasimo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = biasimarono; * atre = biasimatore; * atri = biasimatori.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Rabbuffo, Rimprovero, Improperio, Lavata di capo, Rimbrotto, Rimbrottolo, Riprensione, Ripresa, Ripiglio, Raffaccio, Rampogna, Biasimo - Rabbuffo è sgridata solenne, e importa qualche volta l'idea di pigliare per l'abito chi così si sgrida, scuotendolo e malmenandolo, non però sempre; il rabbuffo, come si vede, è rimprovero energicamente formolato; è lavata di capo sonora se è fatta con molte parole e con un alzare di voce che passi il tuono comune; nel rimprovero però puonno le parole non essere altro che la forma per cui si redarguisce chi ha fallato, onde veda l'errore suo e se ne corregga; nella lavata di capo, le forti, le molte parole e il tuono loro sono parte, e talvolta tutto il castigo: v'hanno de' genitori che pare non sappiano altrimenti castigare i loro figli, che col fare loro di solenni lavate di capo, ma poco fruttano: i rimproveri puonno essere dolci, e se fatti con prudenza saranno più frequentemente salutari. L'improperio non dovrebb'essere in bocca di nessuno; è, come suona, improprio, perchè contiene insulto e villania: la rampogna è biasimo non solo espresso a fine di correggere il fallo, ma per fare onta e vergogna a chi ha mancato; se troppo pungente ed acerrima non adegua lo scopo, perchè irrita senza persuadere, abbatte l'animo invece di eccitarlo a far meglio. La riprensione è un più mite rimprovero, e per conseguenza per cosa di minore importanza; il raffaccio invece è rimprovero più diretto, ostile, ad hominem, ad rem; v'ha chi raffaccia (o rinfaccia) il benefizio, ed è atto vile; v'è chi raffaccia non la colpa, ma la disgrazia, ed è atto disumano e disonesto, ingiusto. Ripiglio può significare rimprovero in senso di riprendere le parole e le cose dette o fatte da altri e rimbeccarle e trovare loro a ridire; ma riprendere dice bene la cosa, ed è di uso più generale, per lo che lascierei a ripigliare il senso che ha, di rispondere e tornare a dire per non lasciare finire il discorso e la questione. Il rimbrotto è il solito rimprovero di chi brontola e non osa o non usa alzare la voce onde parlare chiaro e forte; rimbrottolo ne è diminutivo e forse ripetitivo. [immagine]
Detrattore, Calunniatore, Calunnioso, Ingiuratore, Ingiurioso, Maldicente, Maledico, Mordace, Mormoratore, Satirico, Caustico; Maldicenza, Mormorazione, Biasimo, Detrazione, Ingiuria - Detrattore, chi toglie o cerca togliere dall'altrui fama, con parole e detti nocivi. Calunniatore è chi sparge o va insinuando accuse o imputazioni non vere contro il prossimo: calunnioso è chi ha l'abitudine di calunniare; detto calunnioso è quello che racchiude calunnia. Il mormoratore si compiace in dir male del prossimo, palesando i suoi difetti, peccati o debolezze; nè vale la scusa che siano veri i fatti riferiti, perchè la carità vuole che si tiri un velo sui difetti dei nostri fratelli: mormorare è proprio susurrare all'orecchio, o dire in ristretta brigata. Il maldicente dice male a dritto e a rovescio, purchè sfoghi il mal prurito della lingua e trovi pascolo a parlare a spalle altrui: dice male per abito e forse non con idea risoluta di pregiudicare, abbenchè a ciò riesca sovente. Il maledico dice male proprio per rea natura che a ciò lo spinge, o per vendetta, per astio, per atra bile, per una fatale compiacenza. Mordace è chi punge e lacera, chi non la perdona se gli viene il bello; lingua mordace è quella del maldicente di professione, se va al vivo nel tagliare addosso i panni al prossimo: mordaci sono molti nelle risposte, se un buon uomo, con una sua domanda un po' semplice, loro ne presta argomento. Caustico è chi non sa parlare se non punge, se non mette nelle parole sue un poco di quell'acrimonia che fa frizzare e dolere: la causticità proviene da un tetro umore, per cui, non contenti di noi nè degli altri, pare che di tutti abbiamo diritto o cerchiamo pretesto di vendicarci: il caustico ferisce a ogni tratto con leggere punture; il mordace lo fa più di rado, ma incide profondamente e fa sanguinare la piaga: la lingua del primo è proprio un corrosivo, un caustico; quella del secondo, uno scalpello anatomico: quegli è un ammalato che tormenta chi gli sta vicino; questi un maniaco che percuote, ferisce, morde. Satirico è veramente, o dovrebb'essere chi punge e flagella il vizio in genere: molti però trovan maggior diletto, reo diletto per certo, a frammischiare nelle satire loro sfrontate personalità. Ingiurioso si dice di detto, proposta, atto, pensamento, che sia tale. Ingiuriatore è chi dice o fa ingiuria: vorrebbe anche dire chi è solito a fare ingiuria; ma in questo senso non si userebbe mai, perchè, chi torrebbe su di sè impresa tale? e poi non la durerebbe tanto da rendersi meritevole di questo titolo, poichè troverebbe chi lo farebbe desistere dal vezzo villano. Il biasimo giustamente applicato può riuscire giovevole. La mormorazione è peccato contro la carità, poichè svela cose che, segrete, sarebbero state come non esistenti, con minor danno e minore scandalo. La maldicenza è peggiore della mormorazione, poichè quando non ha da pascersi sul vero, argomenta, congettura, inventa. La detrazione fatta per lo più di soppiatto, e con animo deliberato di nuocere, è sempre un'infamia, un'azione vile. L'ingiuria almeno è palese, affronta e s'espone coraggiosamente a ricevere il fatto suo: qui parlo d'ingiuria in parole o in atti. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: biasimevole, biasimevoli, biasimevolmente, biasimi, biasimiamo, biasimiate, biasimino « biasimo » biassiale, biassiali, biassica, biassiche, biassici, biassico, biathleta
Parole di sette lettere: bianchi, biasima, biasimi « biasimo » biatlon, bibelot, biberon
Vocabolario inverso (per trovare le rime): esprimo, celeberrimo, saluberrimo, acerrimo, integerrimo, miserrimo, plurimo « biasimo (omisaib) » spasimo, spasimò, stasimo, esimo, centodecesimo, trecentodecesimo, settecentodecesimo
Indice parole che: iniziano con B, con BI, parole che iniziano con BIA, finiscono con O

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