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Informazioni utili online sulla parola italiana «notte», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Notte

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere notte (buia, lunga, luminosa, stellata, fonda, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
giorno (33%), buio (12%), fonda (8%), buona (7%), buia (4%), luna (4%), stellata (3%), dormire (3%), bianca (3%), sera (2%), scura (2%). Vedi anche: Parole associate a notte.

Utili Link

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Informazioni di base

La parola notte è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (etto). Divisione in sillabe: nòt-te. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con notte e canzoni con notte per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La notte non è per me, preferisco la luce del giorno.
  • Per i romantici la notte è magica, per tutti gli altri è solo ciò che accade quando tramonta il sole.
  • In questa splendida notte d'estate le lucciole illuminano la via.
Citazioni da opere letterarie
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958): Finirono con l'andarsene, assai più accigliati di quando erano venuti e provvisti di mormorazioni per due mesi; rimase soltanto l'erbuario che quella notte non sarebbe andato a letto perché era luna nuova e doveva andare a raccogliere il rosamarino sulle rocce dei Pietrazzi; aveva portato con sé il lanternino e si sarebbe incamminato appena uscito.

La Storia di Elsa Morante (1974): In quell'epoca, Davide Segre si trovava da qualche mese a Mantova, nella sua casa paterna, da dove ogni tanto scriveva a Nino. Oramai, si sapeva senza più dubbi che di tutta la sua famiglia, deportata nel 1943, nessuno era sopravvissuto. La nonna materna, assai vecchia e già malata, era morta durante il viaggio. Il nonno e i genitori erano stati soppressi nella camera a gas la notte stessa dell'arrivo al lager di Auschwitz-Birkenau. E la sorella, che aveva a quel tempo diciassette anni, si era spenta nello stesso lager a distanza di qualche mese (nel marzo, pare, del 1944).

Anima bianca di Ada Negri (1917): Vanni Conti, ch'era stato il prediletto e che piangeva vere lagrime nel piccolo ignaro cuore, gettò sulla cassa le prime manate di terra mista a neve. Poi fu un succedersi di palate brutali come insulti; e tutti si allontanarono, e Rosanna rimase in pace. Di notte cadde altra neve: il fresco tumulo spari sotto il bianco: tutto il cimitero divenne una grande, sola, anonima tomba fatta per l'estasi, cinta di silenzio.
Proverbi
  • Ogni cuffia per la notte è buona, e al buio la villana è bella quanto la dama.
  • La notte porta consiglio.
Espressioni e Modi di Dire
Libri
  • Viaggio al termine della notte (Scritto da: Louis-Ferdinand Céline; Anno 1932)
  • La dodicesima notte (Scritto da: William Shakespeare; Anno 1623)
  • L'angelo della notte (Scritto da: Giovanni Macchia; Anno 1979)
  • Treno di notte per Lisbona (Scritto da: Pascal Mercier; Anno 2007)
  • Per tutta la notte (Scritto da: Philippe Forest; Anno 2007)
  • Notte e nebbia a Bombay (Scritto da: Anita Desai; Anno 1993)
  • Spari nella notte (Scritto da: Dashiell Hammett; Anno 1924)
  • Le menzogne della notte (Scritto da: Gesualdo Bufalino; Anno 1988)
  • Tenera è la notte (Scritto da: Francis Scott Fitzgerald; Anno 1934)
  • I guardiani della notte (Scritto da: Jorge Amado; Anno 1983)
  • La notte della cometa (Scritto da: Sebastiano Vassalli; Anno 1985)
  • Sogno di una notte di mezza estate (Scritto da: William Shakespeare; Anno 1596)
  • Fuochi fiammanti a un'ora di notte (Scritto da: Ermanno Rea; Anno 1999)
  • Volo di notte (Scritto da: Antoine de Saint-Exupery; Anno 1931)
Titoli di Film
  • La lunga notte del '43 (Regia di Florestano Vancini; Anno 1960)
  • La calda notte dell'ispettore Tibbs (Regia di Norman Jewison; Anno 1967)
  • Una notte da leoni (Regia di Todd Phillips; Anno 2009)
  • La notte dei morti viventi (Regia di George A. Romero; Anno 1968)
  • Una notte all'opera (Regia di Sam Woods; Anno 1935)
  • Halloween - La notte delle streghe (Regia di John Carpenter; Anno 1978)
  • Effetto notte (Regia di François Truffaut; Anno 1973)
  • Accadde una notte (Regia di Frank Capra; Anno 1934)
  • Sorrisi di una notte d'estate (Regia di Ingmar Bergman; Anno 1955)
Canzoni
  • La notte dell'addio (Cantata da: Iva Zanicchi e Vic Dana; Anno 1966)
  • Blu notte blu (Cantata da: Mario Tessuto; Anno 1970)
  • Notte di mezza estate (Cantata da: Edoardo Bennato ed Alex Britti; Anno 2006)
  • La notte (Cantata da: Arisa; Anno 2012)
  • Notte e giorno (Cantata da: Barbara Boncompagni; Anno 1983)
  • Io cammino di notte da sola (Cantata da: Amalia Gré; Anno 2003)
  • Notte serena (Cantata da: Christian; Anno 1985)
  • Notte rosa (Cantata da: Umberto Tozzi; Anno 1981)
  • Di notte specialmente (Cantata da: Donatella Rettore; Anno 1994)
  • Si sta facendo notte (Cantata da: Renato Zero; Anno 1999)
  • Serenata per una notte blu (Cantata da: Gepy & Gepy; Anno 1983)
  • Lei ha la notte (Cantata da: Nicky Nicolai; Anno 2006)
  • Prima notte senza lei (Cantata da: I Profeti; Anno 1972)
  • La notte dei pensieri (Cantata da: Michele Zarrillo; Anno 1987)
  • Magica la notte (Cantata da: Francesca St. Martin; Anno 2002)
  • 1/2 notte (Cantata da: Daniel Sentacruz Ensemble; Anno 1978)
  • In una notte d'estate (Cantata da: Le Vibrazioni; Anno 2003)
  • La notte (Cantata da: Neffa; Anno 2007)
  • Una notte che vola via (Cantata da: Zucchero; Anno 1982)
  • Notte dai grandi incontri (Cantata da: Gianni Togni; Anno 1984)
  • Notte notte (Cantata da: Angelo Baiguera; Anno 1984)
  • Notte mia (Cantata da: Johnny Dorelli e Jula De Palma; Anno 1960)
  • La notte delle fate (Cantata da: Enrico Ruggeri; Anno 2010)
  • Notte bella, magnifica (Cantata da: Amedeo Minghi; Anno 1993)
  • Svegli nella notte (Cantata da: Matia Bazar; Anno 1993)
  • Notte dell'estate (Cantata da: Valentina Greco; Anno 1974)
  • In una notte così (Cantata da: Riccardo Fogli; Anno 1992)
  • Notte di Sanremo (Cantata da: Nilla Pizzi; Anno 1951)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per notte
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: botte, cotte, dotte, gotte, lotte, natte, nette, notti, rotte.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: botta, botti, botto, cotta, cotti, cotto, dotta, dotti, dotto, gotta, lotta, lotti, lotto, lottò, motti, motto, rotta, rotti, rotto, sotto.
Con il cambio di doppia si ha: nonne, nozze.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: note.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: notate.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: detto, getto, letto, metto, netto, petto, retto, setto, tetto.
Parole con "notte"
Iniziano con "notte": nottetempo.
Finiscono con "notte": canotte, cagnotte, pagnotte, pienotte, stanotte, ugonotte, balenotte, anzianotte, buonanotte, giovanotte, metronotte, mezzanotte, paesanotte, borgognotte, tracagnotte, contadinotte, pacchianotte, mangiapagnotte.
Contengono "notte": imenotteri, imenottero, pernotterà, pernotterò, balenottera, balenottere, balenotteri, balenottero, pagnottella, pagnottelle, pernotterai, pernotterei, tisanotteri, tisanottero, inottenibile, pernotteremo, pernotterete, giovanottella, giovanottelle, giovanottelli, giovanottello, pernotteranno, pernotterebbe, pernotteremmo, pernottereste, pernotteresti, inottemperanza, inottemperanze, pernotterebbero.
»» Vedi parole che contengono notte per la lista completa
Parole contenute in "notte"
Contenute all'inverso: ton, etto.
Incastri
Inserito nella parola balera dà BALEnotteRA; in balere dà BALEnotteRE.
Inserendo al suo interno ava si ha NOTavaTE; con ere si ha NOTereTE; con tizie si ha NOtizieTTE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "notte" si può ottenere dalle seguenti coppie: nocive/civette, nodi/ditte, nodo/dotte, nola/latte, nolane/lanette, nolo/lotte, noma/matte, nome/mette, nona/natte, none/nette, nori/ritte, nostra/stratte, nostrane/stranette, nostre/strette, note/tette, nove/vette, notabilità/abilitate, notaia/aiate, notavi/avite.
Usando "notte" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pinot * = pite; cono * = cotte; dino * = ditte; dono * = dotte; fano * = fatte; fino * = fitte; mano * = matte; meno * = mette; nano * = natte; seno * = sette; bruno * = brutte; esano * = esatte; frano * = fratte; * teina = notina; * teine = notine; piano * = piatte; baseno * = basette; coseno * = cosette; dimeno * = dimette; marano * = maratte; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "notte" si può ottenere dalle seguenti coppie: noir/ritte.
Usando "notte" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: neon * = nette; * etano = notano; * etera = noterà; * etero = noterò; * etino = notino; * eterei = noterei.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "notte" si può ottenere dalle seguenti coppie: nota/tea, note/tee, notina/teina, notine/teine, notista/teista, notiste/teiste, notisti/teisti, notoria/teoria, notorie/teorie.
Usando "notte" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ditte * = dino; fatte * = fano; fitte * = fino; matte * = mano; mette * = meno; natte * = nano; * ditte = nodi; * latte = nola; * matte = noma; * mette = nome; * natte = nona; * nette = none; * ritte = nori; * vette = nove; sette * = seno; brutte * = bruno; esatte * = esano; fratte * = frano; piatte * = piano; pite * = pinot; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "notte" (*) con un'altra parola si può ottenere: ana * = annotate; ari * = anortite; dea * = denotate; ria * = rinotate; rii * = rinotite; acre * = ancorette; afre * = anforette; cairo * = canottiero; conia * = connotiate; * bilia = nobilitate.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
A giorno, Di giorno, A notte, A bujo, Di notte - A giorno significa tempo, e vale Quando la notte finisce e comincia il giorno. - «A giorno mi levo, e mi metto a studiare.» - Di giorno vale Nel corso del giorno, quando ci si vede. - «Questi lavori bisogna farli di giorno.» - E così A notte, vale Al cominciare della notte. - «Arrivò a notte.» - Di notte vale Nel corso della notte. - «Viaggiavano di notte.»

A bujo e A notte differiscono in questo, che il primo significa Appena calato il sole, il secondo, Quando ogni luce del giorno è spenta. [immagine]
Tenebre, Oscurità, Bujo, Notte - La voce Tenebre indica lo stato opposto alla luce; è privazione di luce. - La Oscurità è mancanza di lume, e si fa anche di giorno, chiudendo imposte, usci, ecc. - Se non è oscurità compiuta, si dice Bujo, il quale è solamente diminuzione grande di lume. - La Notte è il tempo che passa tra l'andar sotto il sole e il levarsi la mattina appresso. [immagine]
Berretta da notte, Berretto da notte - La Berretta da notte la portano le donne in letto, ed è una specie di cuffia di tessuto con gale e ornamenti più semplici che le cuffie per il giorno; ha la forma di piccolo cappello a sporta. Il Berretto da notte è per gli uomini, ed è fatto di cotone a maglia in forma di cono con una piccola nappettina sul vertice. È fra gli abbigliamenti maschili (mi diceva una signora) il più spoetizzante. A un Ministro in berretto da notte si sentirebbe di far contro natura dandogli dell'Eccellenza. - G. F.] [immagine]
Notte, Nottata, Nottolata - Notte è quella parte del corso diurno che il sole sta nascosto a noi, e sul nostro orizzonte è bujo. - Nottata è il corso della notte: «E' piovuto tutta la nottata;» e la frase Far nottata indica il passar la notte senza dormire, o per lavorare, o per assister malati. Passar la nottata in un luogo è lo starvi per il corso della notte, anche a dormire. - Nottolata è lo stesso che Nottata, salvo che è dell'uso contadinesco; ed erra il Tommaseo ponendo il divario di significato tra queste due voci. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Buona sera, Buona notte - La prima di queste formole di saluto si porge sul principio della sera e nell'entrare in casa o per istarvi, se è la propria, o per passarvi appunto la sera a brigata, se è casa d'altri; il secondo nell'uscirne e accommiatandosi per andare a riposo. [immagine]
Questa notte, Stanotte, La notte passata, La notte prossima - Se si parla in tempo di notte, questa notte o stanotte è quella in cui si è; quella passata è la precedente, e la prossima è la vegnente; ciò è abbastanza chiaro da non abbisognare di osservazioni o di chiose. Ma se è di giorno quando si parla, ho sentito molti esitare nel dire sta notte o questa notte per indicare la notte passata o la notte prossima: in questa incertezza proporrei questa regola, cioè che se è di mattina si possa dire benissimo: questa notte ho dormito bene, male o simili, accennando alla passata; che se fosse nel dopopranzo si possa pur bene dire: stanotte spero di dormire più o meglio della notte scorsa; se è poi sulla metà della giornata è naturale che si abbia da dire la passata o la prossima notte, secondo il caso. [immagine]
Il giorno, A giorno, Di giorno, Nella giornata, In tutto il giorno; La notte, A notte, Di notte - Il giorno è opposto a la notte; lavorare il giorno e riposare la notte è conforme al voto della natura; pure molti invertono quest'ordine, ma non senza loro danno. A giorno, vale sul fare del giorno, quando aggiorna; così a notte, sul far della notte, quando annotta. Di giorno, vale durante il giorno, cioè quando il sole rischiara il nostro emisfero, che ci si vede chiaro; così di notte, quando è scuro e che a vedervi chiaro ci va il lume di lucerna o di candela. Nella giornata e in tutto il giorno sono affinissimi, meno quando col primo s'intendono quelle otto, dieci o dodici ore di lavoro che compongono la giornata dell'operaio. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Notte - I Belgi, i Franchi, i Galli, contavano a notti e non a giorni. I primi Anglo-Sassoni costumavano fare allo stesso modo, il quale si pratica pure abitualmente tra gli Arabi. [immagine]
Lume da notte (in francese Vieillbuse) - Quelli di Germania consistono in un piccolo porta lucignolo di latta a tre bracci che si tiene a galla sull'olio. Nel 1826 ne fu immaginato uno senza lucignolo: è una piccola capsula leggerissima di rame inargentato, guarnita nel centro con un tubo di vetro verticale in cui l'entra l'olio, al quale si dà fuoco con il solfanello. Questo lume senza lucignolo è bello, ma il tubo ingorgandosi facilmente, rimane assai soggetto a spengersi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Di Notte - Post. avverb. vale Nel tempo della notte. Sen. Ben. Varch. 2. 10. (C) Stato saldo a questo modo; nollo scamperesti tu di notte, e al bujo?
Notte - S. f. Aff. al lat. aureo Nox, noctis. Quello spazio di tempo che corre dal tramontare al nascere del sole. (Fanf.) Quist. Filos. C. S. (C) La notte è privazione, ovvero assenzia della natural luce, cioè del Sole. Esp. Vang. Notte si è detta da nuocere, ed è tenebrosa. Bocc. Nov. 1. g. 3. E nov. 7. g. 8. Mandolle a dire che la notte vegnente senza più indugio dovesse far quello che detto l'avea. E ivi. Al… le tue notti riserba, se egli avviene che tu di qui viva ti parti. Fior. Virt. 15. 71. La notte è fatta per pensar quello che l'uomo dêe fare il dì. Lor. Med. Com. 125. Perchè non è altro la notte, che privazione del lume del sole. [Camp.] Com. Boez. I. Secundo Isidoro, sette sono le parti della notte, cioè: crepuscolo, conticinio, intempesto, gallicimo, mattutino, aurora e diluculo.

2. Nota uso. Vit. S. Eugen. 389. (M.) Con divine lalde (laude) si stava la domenica notte con loro, e poi le comunicava, e così faceva ogni domenica notte (la domenica notte; la notte della domenica). [Laz.] Domenica notte, Lunedì notte, ecc. sono tuttodì modi vivi del discorso fam. in parecchi dialetti, e adopransi anche nello scrivere piano e popolare.

3. [Cont.] † Assai notte. Notte inoltrata. G. Suor. M. C. Lett. 38. Perchè ho gran sonno non dirò altro se non che mi vo a letto per cavarmelo, essendo assai notte.

4. [G.M.] A notte; Sul far della notte. Vit. S. Giov. Batt. E non volse entrare nella città se non la sera a notte.

5. A gran notte; locuz. avverb. che importa a notte inoltrata. Bemb. Stor. 1. 3. (Man.) Ma non la potendo impetrare (la tregua) per molto che se ne trattasse, a gran notte la rocca di Roverè abbruciarono.

6. A notte scura, posto avverb. vale A notte avanzata. Tac. Dav. Stor. 3. 77. (C) A notte scura con gente spedita, saglie il monte in capo ai nimici.

7. Avere o Dare la buona o la mala notte, vale Passarla, o Farla passare altrui consolata o in travaglio. Bocc. Nov. 3. g. 2. (C) Mentrechè della buona notte, che… ebbe, sogghignando si ragionava. E nov. 7. g. 8. Rinieri, sicuramente se io ti diedi la mala notte, tu ti se' ben di me vendicato.

E' non è ancora andato a letto chi ha a avere la mala notte, prov. A chi annunziasi o per chi temesi qualcosa di male.

[G.M.] Nel senso più com. Dare la buona notte, vale Augurarla felice, licenziandosi da alcuno. Gli diede la buona notte, e se n'andò a letto.

8. Buona notte! È questa una delle varie forme che usiamo per salutare altrui; ma pur figurat. ce ne serviamo ad accennare che una cosa o una persona è spacciata, o che un affare è finito. Car. Apol. 152. (M.) Se non se ne vede altro che le opere che son fuori di vostro; alle vostre opere e a voi, buona notte, disse il Bernia. Lasc. Sibill. 2. 2. Dunque il mio padrone può dir: buona notte (perchè aveva avuta la gambata). Bracciol. Scher. Dei. 4. 48. (Gh.) Tirami della scure, e non mi coglie; E più basso che 'l colpo era due dita, Buona notte, la testa era finita. (Colui che parla applica a se stesso quest'ultimo saluto.)

9. Da notte, in forza d'agg. vale Che si porta la notte. Bellin. Lett. Malp. 206. (Man.) In oltre io ho imparato a fare le cuffie, ed i cuffini da notte, e da giorno per la casa e per fuori.

[G.M.] Berretto da notte. – Lume da notte.

10. † Dì e notte, e Per dì e per notte, posti avverb., valgono Continuamente, Sempre. Petr. Canz. 1. 3. part. I. (C) La 've tolto mi fu, dì e notte andava. Serm. S. Agost. Ci dobbiamo accompagnare cogli Angioli a lodare Iddio per dì e per notte.

11. Di notte, posto avverb., vale In tempo di notte. Pataff. 2. (C) Or va' di notte, e non menare il cane. Sen. Ben. Varch. 2. 10. (Man.) Tant'è io voglio che lo sappia: sta' saldo: a questo nollo scamperesti tu di notte e al bujo non essendo veduto. V. DI NOTTE. Varch. Senec. Benif. l. 2. cap. 10. d. 27. (Gh.) Scamperesti tu di notte al bujo non essendo veduto? [Val.] Pucc. Centil. 10. 25. Di notte cavalcarono a Cortona.

12. Di prima notte, posto avverb. vale Nelle prime ore della notte. Dant. Purg. 5. (C) Vapori accesi non vid'io sì tosto Di prima notte mai fender sereno.

13. Far della notte giorno, vate Vegliar tutta la notte; per contrario si dice Far del giorno notte; che vale Dormire per molto spazio del giorno. V. GIORNO, § 47.

14. † Molto a notte, posto avverb. vale lo stesso che A gran notte. V. § 5. Sallust. Catell. 32. (Man.) Una sera molto a notte fece richiamare li partecipi della congiurazione. E 37. Catellina la sera molto a notte con poca gente andò verso l'oste di Malio.

15. † Notte ferma, vale Buona pezza, o alquanto di notte. Aff. a Notte chiusa; nel senso di Fermare per Chiudere. V. FERMO, § 36.

16. Notte grande, per Lunga. V. GRANDE agg. § 22.

17. † Un pezzo fra notte, posto avverb. vale lo stesso che Molto innanzi nella notte. T. Un buon pezzo di notte, o sim., Non piccolo spazio. = Franc. Sacch. Nov. 258. (M.) Quando fu un pezzo fra notte, un lupo, passando, ebbe sentore di questo asino.

18. In modo proverb., ad accennare Gente che manca del dovuto discernimento, disse il Petr. cap. 6. (C) Gente a cui si fa notte innanzi sera.

19. Fig. Per l'Ombre della notte. Car. En. 9. 634. (M.) E ciò dicendo il dardo Vibrò di tutta forza. Egli volando Fendè la notte.

20. Per Oscurità, Bujo. Tass. Ger. 13. 3. (M.) Ma quando parte il Sol, qui tosto adombra Notte, nube, caligine, ed orrore. E 86. Sparve Quel simulacro, e giunse un nuvol denso, Che portò notte, e verno. March. Lucr. 6. 384. Tal insorta di nubi orrida notte. E ivi: Un nembo oscuro… Tal dal cielo entro al mar cade nell'onde, E lungi scorre, e di profonda e densa Notte caligionsa intorno ingombra L'aria. Bart. Geogr. 28. Evvi mai avvenuto di mettervi a ciel tutto sereno, a mar tutto tranquillo…, e poichè vi trovaste dove, per quanto gira l'occhio intorno, tutto è pelago senza riva… cambiarvisi ogni cosa in contrario? Sparir le stelle, e sotto un densissimo nuvolato raddoppiarsi la notte?

21. Trasl. Cecità d'occhi. F. Vill. Vit. pag. 46. (M.) Per potere con qualche sollazzo alleggerire l'orrore della perpetua notte, cominciò fanciunescamente a cantare. Ar. Fur. 33. 111. E mandò l'Angel suo tra quelle frotte, Che cento mila ne fece morire, E condannò lui di perpetua notte. Fir. As 228. Preso un dirizzatojo d'acciajo, e fittolo per mezzo d'ambe le luci di Scannadìo, lo dannò ad una perpetua notte.

22. Non veder notte, fig. non com., Non cadere in oblio. Arios. Fur. 20. 1. (Gh.) Saffo e Corinna, perchè furon dotte, Splendono illustri, e mai non veggon notte.

23. [Camp.] Notte profonda de' veri morti, fig. per Inferno. D. 2. 23. Costui per la profonda Notte menato m'ha de' veri morti.

24. Ultima notte, per La fine del mondo. Dant. Par. 7. (M.) Nè tra l'ultima notte e 'l primo die Sì alto e sì magnifico processo O per l'uno o per l'altro fue o fie.

[T.] Le notti d'estate, D'inverno. – Notti estive, invernali. – Notti di più mesi.

T. Sul far della notte. – Fa notte, Fatto notte; a modo d'abl. ass. Sul cominciar della notte. Vang. Nella quarta vigilia della notte. – Verso il fin della notte. Allegr. Gev. St. 38. A quel brividore Che fa la notte intorno al mattutino.

II. Contrapp. al Dì o Giorno. T. Dopo le tenebre della notte vedrai il florido lume del dì. Prov. Tosc. 58. Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte (alle prove più aperte). Ov. La notte gli sia più grave del dì, il dì della notte. – Fare di notte giorno e di giorno notte, più col Di che col Della, Non dormire la notte, giacersi il giorno.

T. Ci corre quanto dal giorno alla notte, d'uomini e di cose tanto diverse da poter parere contrarie.

In senso di Sempre, Continuamente. T. D. 2. 21. Ma perchè lei che dì e notte fila (la Parca). Buon. Fier. 1. 5. 3. Col chitarrino e col zufol tra mano, lr pettegoleggiando notte e giorno. – Non trovo pace nè la notte nè il giorno.

Senso sim. per iperb o per enf. T. Son qua di notte e di giorno. sempre pronto. Salm. Mediterà nella legge del Signore dì e notte. – Lavora giorno e notte. – Non interrotta fatica nè di dì nè di notte. – Questo pensiero mi tiene angustiata giorno e notte.

III. Personif. T. A questo accennano le locuz. Prov. Tosc. 144. La notte assottiglia il pensiero. – Col favor della notte. – L'amica notte. Prov. Tosc. 144 La notte è madre de' consigli. – Regna la notte.

Personif. mitol. T. Ovid. Semint. 3. 173. Chiama le notte, e gli Dei della Notte, dell'Inferno e della Confusione. D. 2. 9. E la Notte, de' passi con che sale, Fatti avea duo.. E 'l terzo già chinava ingiuso l'ale. E 2. 2. La Notte… Uscía di Gange fuor con le bilance Che le caggion di man quando soverchia (si fa più lunga del giorno. Virg. Nox atra polum bigis invecta tenebat). Petr. Son. 113. part. I. Notte 'l carro stellato in giro mena.

T. La Notte di Michelangelo.

IV. Senza art. T. ler notte, Stanotte. – A mezza notte. Franc. Sacch. nov. 48. Stando tutta notte in questo affanno e in pena. Più com. coll'art. Tosso tutta la notte.

V. Coll'art. dice, Nello spazio della notte, senza determinarne quanto. T. La notte mi venne una febbre da leoni. – La notte non dormii. D. Conv. 85. Dormire il dì, e vegghiare la notte. – La notte m'impaurivo. – La notte dalle due alle tre. – Tutte le notti me lo sognavo ammalato.

T. L'ho sognato questa notte. – Devono dor. mire nella spezieria uno ogni notte (i medici). Nei due ult. es. il Questa e l'Ogni fan veci d'art.

VI. Col Di. T. Era notte, dice altro che Era di notte. Questo misura il tempo più largo, contrapp. tra durata di giorno. Era notte, vale S'era fatto notte, Finito già il dì. Vang. Erat autem nox. Prov. Tosc. 350. Seren di notte, nuvole di state (non durano). – Un'ora di notte. – Al tocco di notte.

T. Venne a lui di notte. Prov. Tosc. 144. Cani, lupi e botte, Vanno fuori di notte (il male).

VII. Col Di poi, con art. o senza. T. Una notte di maggio. – Una notte di novembre. – La notte del dì tre. – La notte dal due al tre.

VIII. Coll'In. T. Nella notte, in un punto della… Nella notte dalle 7 alle 8. Nella notte si fa sentire più volte. – Oggi in questa notte.

IX. Coll'A. T. A notte, Verso il fare della… – A notte tarda. – Alla più tarda ora della notte. – Fino a notte tardissima.

X. Col Da. T. Che serve per la notte. In berretto da notte. – Lumino da notte.

XI. Col Per dice tutto lo spazio. T. Guid. G. Navigando per molte notti sotto il conducimento del Tessagllese nocchiere. – Per tutta la notte gridò.

In altro senso. T. Gli presero un'infermiere per la notte.

XII. Con sost. T. L'ombre della notte. D. 2. 16. Buio d'inferno, e di notte, privata D'ogni pianeta… Quant'esser può, di nuvol tenebrata…

T. Prov. Tosc. 364. Buio come la notte. – Le tenebre della notte.

XIII. Verbi. T. Cala la notte. – Si fa notte. – Appressarsi della notte. – Era già notte. – Non è ancora notte. D. 2. 31. Quivi era men che notte e men che giorno. Bocc. Fiamm. 1. 17. La notte venuta. – Sopravviene la notte.

XIV. T. Casa Son. Oh sonno, oh della queta umida ombrosa Notte placido figlio. – Notte fatta. – Notte fitta. – Nell'alta notte. – Notte profonda. Buia. Nera. Cupa. Tetra.

T. Fredda notte. Serena. Bella.

T. Le notti insonni. Casa Son. 50. Oh notti acerbe e dure! – Notti inquiete. Petr. Sest. 1. 5. part. II. E ripregando te, pallida Morte, Che mi sottragghi a sì penose notti. – Notte tempestosa, e nel prop. e nel fig.

T. Tranquilla, Lieta, Felice. Quest'è il solito augurio, Felice notte; Felicissima notte. Notte felice, è men popol.; e nessuno dice Notte felicissima, per saluto. Felicissima notte, quand'è cel. e iron., è più cel. e iron. che Felice. Accennando al sempl. finir della cosa, senza farla spacciata, e senza dispetto o impazienza, dicesi Buona notte. Il Felice è in questo senso un addio più brutto.

XV. T. Delle cose che l'uomo fa o patisce durante la notte. D. 1. 1. La paura… Che nel lago del cuor m'era durata. – La notte ch'i' passai con tanta pieta. – Occupare nelle lodi divine le notti. Pass. 304. Quasi sanza dormire, o con piccolo sonno, conduceva le notti (Ducere, latin.) – Notti vegliate. – Cura che tormenta le tue notti.

Tit. di libri. T. Notti attiche, notti romane. – Le Mille e una notte, quasi prov., di racconti maravigliosi. Notti vaticane, Accademie di S. Carlo.

XVI. T. Luogo o Stato con nessuna o poca luce. Ar. Fur. La notte… si diffonde Sovra le irate e formidabili onde. Car. En. V. Un denso e procelloso nembo Si fe' lor sopra; onde tempesta e notte Sorse repente.

Della mente. T. Mor. S. Greg. Allora è detto notte, quando oscura in tenebre le menti de' suoi consenzienti. [Pol.] Chiabr. Serm. 11. Io certo affermo Che dentro le pupille de' mortali Regna gran notte, e che si vive al buio. – Notte dell'ignoranza. Del dubbio.

T. Notte profonda d'oblío. – La notte de' tempi.

T. Della morte. Nella notte della tomba.

T. Dell'animo. S. Greg. La vita del peccatore è una notte. Mor. S. Greg. 4. 10. Comechè egli rendono grande clarità di lor vita, nientedimeno ancora contra loro volontà rimangono dentro da loro alquante reliquie di questa notte. Un Inno della Chiesa: O vero Sole, tu vinci la notte di questo secolo.
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